Quarta Lega 2: Makedonija, mister Manfreda “Più Blenio che Audax Gudo. Bello allenare, ma…”

scritto da Roberto Colombo
Mister Saverio Manfreda, alla sua prima esperienza in panchina ha fatto subito centro: Makedonija primo in classifica al termine del girone di andata del gruppo 2 di Quarta lega

Saverio Manfreda: «Che spirito i miei ragazzi, nelle difficoltà hanno dimostrato tanta maturità. Un grazie speciale a Luca Toprak. La cosa più difficile è stata creare un distacco tra calcio e amicizia. Ho voglia di rimettermi in gioco»

LOCARNO – Intervista a Saverio Manfreda, giovane allenatore del Makedonija, con cui ha chiuso al primo posto il girone di andata del gruppo 2 di Quarta lega. Ex giocatore – seppur ancora giovanissimo – di Chiasso (Challenge League), Losone, Ascona, Gambarogno Contone e Locarno, per Manfreda quella del Makedonija è la prima panchina in assoluto, anche se dallo scorso gennaio ha ricoperto, sempre con per i giallorossi, il ruolo di vice allenatore a fianco a mister Alessandro De Lusi.

CHALCIO – Ciao Saverio, partiamo subito dal vostro titolo d’inverno: il Makedonija è andato in pausa davanti a tutti . Che girone di andata è stato e in cosa siete stati bravi?

Saverio Manfreda: «La cosa migliore che mi hanno dimostrato i giocatori in questo ottimo girone di andata è stata la tenacia: ci hanno sempre creduto fino in fondo, in ogni partita, in ogni situazione. Questa, secondo me, è la cosa più importante di questa squadra. In diverse gare infatti siamo andati sotto, ma nelle difficoltà invece che perdere l’orientamento e andare ognuno per i fatti suoi (come spesso capita), la squadra si è viceversa compattata ribaltando i momenti difficili e dimostrando sempre tanto spirito di sacrificio. Da sistemare invece, anche se siamo primi in classifica, ci sono molte cose, perché non bisogna mai smettere di avere la voglia di migliorarsi. Mi piacerebbe soprattutto che i ragazzi imparassero a leggere meglio alcune situazioni: le partite vanno chiuse prima, quando ce n’è la possibilità, perché nel calcio basta un attimo, un episodio, a far cambiare tutto»

CHALCIO – Restiamo sul campionato, e sulle possibili vostre avversarie. Ipotizziamo che nel ritorno tutto (intendo la vittoria finale del girone) debba decidersi in una sola partita: meglio evitare Blenio o Audax Gudo?

Saverio Manfreda: «Domanda difficile, e lo dico soprattutto perché l’Audax Gudo lo abbiamo incontrato alla prima giornata, e quindi l’impressione che mi ha fatto allora, tanto tempo fa, non può essere la stessa che ho adesso: sono forti, il loro secondo posto lo dimostra. Bisognerà fare molta attenzione all’Audax Gudo. Tuttavia, se proprio dovessi scegliere, eviterei il Blenio: mi ha davvero sorpreso sia come valore dei singoli sia come organizzazione di gioco. Inoltre, andare a giocare in casa loro è davvero difficile. Hanno qualcosa in più».

CHALCIO – Veniamo a te. Sei giovanissimo (26 anni) e alla tua prima esperienza in panchina: cosa c’è e quanto c’è di Saverio Manfreda in questo Makedonija? La cosa più difficile con la quale di sei “scontrato” in questi primi quattro mesi da allenatore?

Saverio Manfreda: «La premessa è che non sono proprio un esordiente assoluto, perché ho iniziato a seguire il Makedonija in prima persona, come secondo allenatore, già dallo scorso gennaio. Il lavoro è iniziato allora, ed è proseguito quest’estate e nei mesi scorsi. In questo mio percorso non posso dimenticare l’aiuto fondamentale di Luca Toprak, senza il quale non saremmo dove siamo oggi. Insieme abbiamo lavorato soprattutto sull’armonia all’interno del gruppo, cercando di diventare una piccola famiglia. Io personalmente penso di aver trasmesso soprattutto grinta e voglia di non mollare mai, ma anche (spero) quella mentalità che ti dice di non dare mai nulla per scontato: non importa la categoria in cui giochi, senza sacrificio e serietà non si va da nessuna parte, anche se giochi in Quarta o Quinta lega. All’inizio ho dato a tutti rispetto, e la stessa cosa ho chiesto (e mi è stata data) dai giocatori, nonostante io sia molto più giovane di alcuni di loro. Forse, perché fuori dal campo sono amico di tutti i ragazzi che devo allenare, la cosa più difficile è stata stabilire delle gerarchie durante allenamenti e partite. Non è facile, ma forse sarebbe meglio dire che non è simpatico, spiegare a un ragazzo, a un tuo amico, che non partirà dal primo minuto o richiamarlo per una determinata cosa. Ma sin qui è andato tutto bene. Ho trovato tanta disponibilità».      

CHALCIO – …e il calcio giocato, ci pensi ancora?

Saverio Manfreda: «Non dovrei dirlo, ma sì, ci penso ancora. Qualche mese fa pensavo che avrei smesso. Che non avrei giocato più almeno fino alla fine di questa stagione in cui avevo deciso soltanto di allenare. Adesso però che la mia squalifica sta per essere scontata e la data in cui potrò tornare in campo è sempre più vicina (marzo 2023, ndr), l’idea di tornare a giocare sta diventando sempre più concreta. Mi è tornata la voglia. E forse lo farò proprio con il Makedonija. Succederà però solo se ci saranno le condizioni migliori, perché non vorrei che tutto quello che di buono abbiamo costruito sin qui sia perso».

CHALCIO – Vorrei chiudere con te con una tua riflessione sulla riforma dei campionati di Quinta e Quarta lega. Come saprai dalla prossima stagione dovrebbero esserci grossi cambiamenti, che, detto in soldoni, dovrebbe facilitare gli “interscambi” tra le squadre di queste due categorie, ma al tempo stesso rendere forse più difficile il passaggio dalla Quarta al Terza lega con una sola promozione per girone. Meglio quindi affrettarsi? Cosa pensi di questa riforma?    

Saverio Manfreda: «Non mi piace moltissimo. Così come l’ho letta non mi sembrava strutturata benissimo. L’idea di cambiare qualcosa è anche giusta, ma forse andrebbe pensata un pochino meglio, per dare appunto qualche possibilità in più anche alle squadre di Quarta lega di andare in Terza, e non soltanto a quelle di Quinta e Quarta di giocare tra di loro».


LA CLASSIFICA (QUARTA LEGA 2)

Makedonija 28 pt (11), Audax Gudo 25 (11), Blenio 23 (11), Camorino 19 (11), Carassesi 18 (11), Drina Iragna 16 (11), Claro 15 (11), Rapid Bironico 11 (11), Brissago 10 (11), Moesa Rorè 8 (11), Riviera 8 (11), Someo 7 (11).


REGOLAMENTO: PROMOZIONI / RETROCESSIONI

CASO 1 – Nessuna squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Terza lega delle due vincitrici e delle due seconde classificate dei due gruppi.
  • Promozione in Terza lega della miglior terza classificata dei due gruppi in base ai seguenti criteri: 1) Miglior coefficiente tra i punti acquisiti e le gare disputate; 2) Miglior coefficiente classifica fair play; 3) Miglior coefficiente tra le reti segnate e le reti subite. Nessuna promozione della miglior terza classificata nel caso in cui la vincente della Seconda lega non ottenga la promozione in Seconda interregionale.
  • Quattro retrocessioni in Quinta lega: ultima e penultima squadra classificata dei due gruppi.

CASO 2 Una squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Terza lega delle due vincitrici e delle due seconde classificate dei due gruppi. Nel caso in cui la vincente della Seconda lega non ottenga la promozione in Seconda interregionale, la promozione sarà solo della miglior seconda classificata in base ai seguenti criteri: 1) Miglior coefficiente tra i punti acquisiti e le gare disputate; 2) Miglior coefficiente classifica fair play; 3) Miglior coefficiente tra le reti segnate e le reti subite.
  • Quattro retrocessioni in Quinta lega: ultima e penultima squadra classificata dei due gruppi.

CASO 3 Due squadre ticinesi retrocesse dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Terza lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Promozione in Terza lega della miglior seconda classificata dei due gruppi in base ai seguenti criteri: 1) Miglior coefficiente tra i punti acquisiti e le gare disputate; 2) Miglior coefficiente classifica fair play; 3) Miglior coefficiente tra le reti segnate e le reti subite. Nessuna promozione della miglior seconda classificata nel caso in cui la vincente della Seconda lega non ottenga la promozione in Seconda interregionale.
  • Quattro retrocessioni in Quinta lega: ultima e penultima squadra classificata dei due gruppi.

 

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