Muscia: “Pagai il cambio da Sesa a Sforza”

scritto da Riccardo Vassalli

Matteo Muscia è un nome che ai più appassionati qualcosa dirà. 23 anni ancora da compiere e un assaggio di Challenge League, inframezzate dal sali e scendi fra Prima Lega e Seconda Interregionale. Il bagaglio di esperienza che Matteo porta con sé non è da sottovalutare. I primi passi nel Schöftland, poi il salto di categoria. L’Aarau ti piazza gli occhi addosso: dalla U15 alla U18. Poi le promesse mantenute dei cugini, il Wohlen. Dalla U23 alla prima squadra. Un passaggio legittimo. Sul giovanissimo Matteo pendevano molte aspettative.
David Sesa decise di dargli l’occasione di mettersi in mostra in Challenge League nella stagione 2012/13, accumulando 5 presenze e una rete decisiva nella vittoria col Wil per 1:2. L’anno successivo Sesa aumentò il minutaggio di Muscia. Ancora una rete da subentrato, quella della bandiera contro il Vaduz.

Il ruolino di marcia degli argoviesi costrinse la dirigenza a sollevare Sesa dall’incarico per affidare la panchina a Ciriaco Sforza. Una scelta che penalizzò Matteo ” Mi è mancata tanta fortuna. Un infortunio lieve nel momento sbagliato ha fatto sì che saltassi la preparazione invernale. L’addio di Sesa mi penalizzò molto: Sforza preferì i suoi giocatori al posto mio. Nessun rancore, con me è sempre stato sincero. La mia avvenuta a Wohlen finì con la scadenza del mio contratto. Terminato questo non ho più sentito nessuno della società.”

Da tre stagioni a questa parte, Muscia incanta con la maglia dello Zofingen (Seconda Lega Interregionale). Con il sodalizio biancorosso, ha finora messo a referto 31 reti in 48 partite.

DOPPIA FACCIA
Il mondo del calcio è un mondo di squali, di approfittatori. Tra i rimpianti più grandi di Muscia c’è la conoscenza di alcune persone sbagliate. “Il mio rimpianto più grande è quello di aver creduto/fatto affidamento sulle persone sbagliate. Tanti ti prendono in giro facendoti credere di fare la scelta giusta per te. Rimpiango anche la mancata occasione di non aver potuto fare 2-3 partite consecutive in Challenge League per dimostrare il mio valore.

SI PUÒ SEMPRE FAR DI PIÙ
Il mio obiettivo principale rimane quello di migliorarmi sempre. Mi arrabbio se la domenica non riesco a dare di più di quanto fatto la settimana precedente. Il mio bottino attuale? Mi aspettavo qualche gol in più a dire il vero, ma 7 reti e 4 assist in 11 presenze è un buon rendimento. Spero di fare ancora meglio nel girone di ritorno.

CHALLENGE LEAGUE
L’arrivo dello Zurigo in Challenge League ha ridato attenzione al campionato. Penso che sia un campionato molto equilibrato con 4-5 squadre indiziate a lottare fino alla fine per salvarsi. Alla fine della fiera, penso che una tra Chiasso e Sciaffusa retrocederà in Prima Promotion.”

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