Quella appena iniziata costituirà una sette giorni casalinga per la rosa bianconera
Nel corso di questa settimana, infatti, i ragazzi non dovranno effettuare alcuno spostamento, se non il percorso che da casa li porterà verso lo stadio di Cornaredo. La notizia rallegrante è che, dopo le tre trasferte filate e aver dormito più notti consecutive in albergo, ci sarà più spazio e tempo per riposare in maniera più consona. E per gli uomini di Pierluigi Tami non è un aspetto da sottovalutare, considerati i lunghi viaggi che hanno dovuto sopportare tra la giornata di mercoledì e quella di ieri.
Ora, ci si appresterà a ritornare sul proprio terreno di gioco per preparare le prossime due partite, in programma giovedì sera alle 20 contro il Sion dell’ex Paolo Tramezzani (sempre più a rischio esonero a seguito della figuraccia rimediata sabato in Coppa Svizzera) e domenica pomeriggio alle 16 quando in Ticino scenderà il redivivo Grasshopper di Murat Yakin, un tecnico che ha ridato alle Cavallette la gioia di calcare il prato verde.
I sottocenerini, che hanno tenuto a riposo alcune pedine importanti del proprio scacchiere (Fulvio Sulmoni e Younes Bnou Marzouk non hanno nemmeno partecipato alla trasferta in quel di Köniz), si presenteranno dunque al gran completo per queste due sfide centrali del tour de force che si chiuderà poi il 1° ottobre al Letzigrund contro lo Zurigo. L’incontro con i tigurini, e la conseguente nuova sosta per lasciar spazio alle selezioni nazionali, è ancora troppo lontano per farci anche solo un piccolo pensierino.
Tutte le energie dovranno dunque essere riposte esclusivamente al prossimo match, insidioso per svariati motivi. Perché, come si sussurra tra le vie di Cornaredo, pensare troppo in là non fa bene a nessuno, in particolar modo in un processo di crescita come quello che sta portando avanti il Lugano. Un processo che si sta confermando di assoluta qualità. E che, attraverso prestazioni positive e generose da parte di tutti, darà un frutto maturo pronto a mettere invidia qualsiasi avversario.
