FC Lugano, l’analisi post-Breitenrain: esclusivo controllo delle operazioni per un turno rivelatosi più semplice del previsto

scritto da Claudio Paronitti

Il Lugano ha portato a termine l’ostico duello dei sedicesimi di finale di Helvetia Coppa Svizzera che lo opponeva al Breitenrain con un chiaro successo, più agevole del previsto, che lo proietta direttamente al quart’ultimo turno del torneo a eliminazione diretta

A un primo tempo che possiamo definire «di studio» e priva, se non a due riprese (una per parte) di grosse occasioni da rete, è seguita una seconda parte in cui gli uomini di Mattia Croci-Torti sono stati bravi a sbloccare immediatamente una partita che poteva diventare molto complicata nonostante il totale controllo operato sin dalle prime battute. L’incornata di Boris Babić ha liberato mentalmente una squadra che necessitava di un episodio del genere per, di fatto, definire un comodo passaggio agli ottavi di finale. La doppietta di un ritrovato Ignacio Aliseda e la favolosa conclusione all’incrocio di Mohamed El Amine Amoura hanno poi steso un avversario che si attendeva più arrembante, ma che in fondo è risultato abbastanza remissivo e intento a mantenere il risultato bloccato il più a lungo possibile.

Sul sintetico di prima generazione dello Sportplatz Spitalacker i ticinesi sono stati anche caparbi e abili a non perdere mai la pazienza, quando ve ne sarrebbe stata la possibilità. Invece, la tranquillità con cui hanno giostrato su tutto l’arco dell’incontro ha permesso loro di ottenere il biglietto per il round successivo senza forzare particolarmente. Il tanto atteso «inferno» bernese non si è rivelato tale grazie al giusto atteggiamento proposto dagli ospiti, che hanno reagito alle importanti assenze con una performance che ha consentito di calare un agevole poker mai realmente messo in discussione. E ora, con la sosta riservata alle selezioni nazionali, si lavorerà per recuperare gli elementi che non hanno potuto intraprendere il viaggio verso la capitale e per cercare qualche soluzione alternativa per il campionato, dove i contendenti sono di tutt’altra caratura che i dirimpettai di Martin Lengen.

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