FC Lugano, la «Top 3» bianconera della sfida casalinga con il San Gallo: non basta il secondo sigillo filato di Boris Babić

scritto da Claudio Paronitti

La prima partita della domenica di Credit Suisse Super League ha avuto luogo sotto le volte dello Stadio di Cornaredo e ha visto duellare Lugano e San Gallo, che hanno portato a termine l’impegno della 6a giornata con il risultato di 3-2 a favore dei biancoverdi

Come capitato sinora in tutti gli appuntamenti ufficiali della squadra ticinese, non potevamo non astenerci neanche questa volta dal definire il podio dei migliori elementi scesi sul terreno amico nel «remake» dell’atto conclusivo della scorsa edizione di Helvetia Coppa Svizzera. Ecco, di seguito, la nostra «Top 3» bianconera.

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Boris Babić – 4,5 – l’«eroe» di Basilea parte nuovamente dalla panchina e, dopo due minuti dalla sua entrata in campo in luogo di Ousmane Doumbia, riapre la fiammella della speranza con un destro sul primo palo su cui Lukas Watkowiak non fa una bella figura. Per il resto, prova una conclusione dalla distanza e viene murato a tu per tu con il portiere, muovendosi però parecchio ma con poco costrutto.

Žan Celar – 4 – apre lo score al sesto minuto, ritrovando la gioia del gol con un preciso penalty. Nei restanti giri di lancetta fatica a creare spazio personale, lasciandosi scivolare la partita senza colpo ferire. A sua parziale scusa i pochi servizi dei compagni. I movimenti attuali non sono tuttavia ancora quelli della parte finale della scorsa stagione, dove aveva giocato il ruolo del protagonista.

Roman Macek – 4 – la sua nomina è più un «voto di fiducia» in proiezione futura che altro. Torna a disposizione della prima squadra dopo aver giostrato nei primi tre appuntamenti stagionali con il Lugano II e per poco non riesce a timbrare il cartellino con un colpo di testa su cui Lukas Watkowiak si supera. Ad ogni modo, la rete sarebbe stata annullata per un fuorigioco di partenza. L’atteggiamento è stato positivo.

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