FC Lugano, il pre-Lucerna con Mattia Croci-Torti: «La diffida? Gestirò le emozioni. Gli obiettivi? Più qualità nelle giocate»

scritto da Claudio Paronitti

Il quarto appuntamento ufficiale del 2023 è alle porte. A partire dalle ore 14:15 di domenica 12 febbraio il Lugano affronterà il Lucerna nel quadro della 20a giornata del massimo campionato di Credit Suisse Super League

Quando al calcio d’avvio della sfida che andrà in onda sotto le volte dello Stadio di Cornaredo mancano due giorni, nella sala stampa dell’impianto cittadino si assiste al consueto incontro tra il tecnico dei bianconeri Mattia Croci-Torti e i rappresentanti dei media. Ecco, di seguito, le sensazioni fornite dal 40enne condottiero luganese nell’antivigilia del duello con i dirimpettai svizzero-centrali.

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«Il fatto di essere in “zona-diffida”? Gestirò tranquillamente le mie emozioni. Non mi è parso di aver fatto chissà che cosa per rimediare un cartellino giallo alla Schützenwiese. Mi sembrava inopportuno ammonire per la seconda volta Mattia Bottani per un “calcetto” quando mancavano dieci secondi alla chiusura. Però, non posso farci nulla e, anche se non abbiamo perso per colpa dell’arbitro, a mio parere gli è mancata un po’ di personalità [in questa situazione particolare].

Onestamente, malgrado i numeri raccontino di un certo equilibrio, quest’anno non ci equivaliamo così tanto, soprattutto perché ci hanno battuto due volte. Noi abbiamo tanto rispetto di loro, vengono da un paio di partite importanti in cui hanno conquistato quattro punti contro Basilea e Young Boys.

Ogni settimana scendiamo in campo per vincere. Non sempre ce la facciamo perché come fatto a Winterthur abbiamo commesso qualche errore di troppo nelle zone “calde” del campo. Questo riguarda le scelte e le qualità e ci siamo impegnati per allenare questi aspetti per migliorare.

Un elemento che può ricoprire il ruolo di Mattia Bottani è Ignacio Aliseda, ma solo se è al 100%. Ora, sta convincendo sulla fascia e in questo momento è difficile “toglierlo” da quel posto. Sicuramente, “Nacho” può fare la differenza.

La manovra? Il compito di un allenatore è riuscire a portare la squadra negli ultimi venticinque metri, dove serve più istinto, carattere e qualità nelle scelte con l’obiettivo di dare fiducia a tutti i ragazzi.

Ultimamente, i lucernesi hanno sempre giocato con tre moduli diversi (4-3-3, 4-2-3-1 e 4-4-2 con il rombo a centrocampo) e sta a noi capire sin da subito il modo in cui si schiereranno in campo. La domenica ci sono sempre numerose varianti da tenere in considerazione. Certo è che contro avversari del genere non ci si può permettere di entrare in campo con la testa solo, ad esempio, dopo otto minuti».

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