Chiasso, quel che rimane dello Zurigo e una piacevole scoperta

scritto da Riccardo Vassalli

ScienzaLa gelida partita contro lo Zurigo è stata già messa da parte per far spazio a nuovi obiettivi. Il Chiasso di Scienza ha già cominciato a lavorare duro per la fondamentale trasferta contro lo Sciaffusa in programma domenica alla Breite. Se la trasferta in casa dello Sciaffusa non vale una stagione, poco ci manca. La compatta classifica che contraddistingue il campionato di cadetteria potrebbe presto avere un nuovo volto. Lo Sciaffusa si è rialzato lo scorso fine settimana vincendo in casa del Winterthur, il Chiasso non ha sovvertito i pronostici perdendo, come da logica, contro il più quotato Zurigo.

Qualcosa, però, è rimasto nelle tasche dei rossoblù. Briciole di una partita disputata col coltello tra i denti. Corsa e sudore anche contro il più blasonato Zurigo che ha dovuto ricorrere all’ingresso di Sadiku per vivacizzare le proprie manovre offensive. Rimane la consapevolezza che giovani o non, acciacchi o non , quando Scienza dice di volersela giocare ad armi pari con tutte è la verità.

La dimostrazione, per quel che può valere in una sconfitta, è la percentuale di possesso palla dei ticinesi. Il 51% di possesso non ha portato i frutti sperati in casa rossoblù che in porta hanno tirato una sola volta con Abedini al cospetto delle sei conclusioni nello specchio dei tigurini. Ora di voltare pagina, prima che sia la classifica a voltare la spalle al coraggioso Chiasso.

Abedini

Al Riva IV c’è qualcuno che ha ‘rimproverato’ a Scienza l’ingresso tardivo di Susnjar. C’è anche qualcuno che però si è accorto di un giocatore finora poco utilizzato: Eris Abedini. Al momento della sostituzione in pochi hanno applaudito il 18enne momò. Più per pigrizia nel non tirare fuori le mani dalle tasche per il freddo che per mancanza di consensi. Quei pochi, sono onesti, sinceri e più che meritati.