Nel quadro della quinta giornata del Gruppo G di UEFA Champions League, lo Young Boys ha ospitato al Wankdorf di Berna la Stella Rossa di Belgrado
La sfida, fondamentale per raggiungere il terzo posto nel girone, sinonimo di sedicesimi di finale di UEFA Europa League, si apre nel segno dei padroni di casa, che chiudono la frazione iniziale in doppio vantaggio grazie all’autorete di Kosta Nedeljković (8′) e al gol di Lewin Blum (29′). Nella ripresa non sopraggiungono ulteriori segnature e così l’YB si conquista con forza il gradino più basso del podio, che significa prosecuzione dell’avventura europea, seppur nella seconda competizione per importanza.
Le prime fasi dello scontro diretto per il terzo posto del girone vedono gli ospiti maggiormente presenti nella tre quarti offensiva con due interessanti occasioni per Cherif Ndiaye non sfruttate dal centravanti senegalese. Si arriva poi all’ottavo e a un calcio d’angolo di Filip Ugrinić che, grazie a una spizzata sul primo palo a prolungare sul secondo, trova un liberissimo Loris Benito. Il terzino sinistro calcia di piatto al volo, vedendo la sua conclusione ribattuta da Omri Glazer sul corpo di Kosta Nedeljković per uno dei più classici autogol. Successivamente, tocca all’estremo difensore bernese Anthony Racioppi confermare la propria presenza con un’uscita provvidenziale su Osman Bukari. Essa è l’anticipazione di quel che accade al ventinovesimo, quando Lewin Blum fa esplodere l’intero cantone con un mancino in diagonale su cui il portiere israeliano dei serbi reagisce in ritardo.
L’emozione che potrebbe riaccendere il duello giunge al cinquantottesimo, minuto in cui il sudcoreano In-Beom Hwang fa correre i brividi lungo le schiene dei protetti di Raphael Wicky, colpendo il montante. I momenti seguenti appartengono di netto ai balcanici, che impensieriscono i confederati con Jovan Mijatović (tiro a lato di poco) e Jean-Philippe Krasso (decisivo Racioppi). Trascorso questo periodo di sofferenza, i beniamini del pubblico capitolino si «rigettano» in attacco, ma né Meschack Elia né Jean-Pierre Nsame riescono a calare il tris che risulterebbe definitivo. Poco male, perché la vittoria non è più in discussione, così come il terzo rango finale nel girone.