una figura dominante nel panorama del club. Se a trent’anni ha potuto esaudire
il suo desiderio di calcare un rettangolo verde, ha preferito in seguito
mettersi dietro a una scrivania: Direttore Sportivo prima e Presidente poi. Ora
siamo giunti al terzo mandato, che sarà il suo ultimo. Ultimo perché nella vita
del 38enne non c’è solo il pallone, tanto che con il nuovo anno metterà a segno
una doppietta degna di nota: matrimonio più paternità.
Vediamo allora come si appresta ad affrontare la nuova stagione agonistica
l’uomo venuto da Osogna, che tanto bene ha fatto al suo Riva.
nuova e ultima annata?
contento di poter iniziare un “terzo mandato” e di sicuro affronto
questa nuova stagione con lo spirito e l’entusiasmo del primo anno,
accompagnato dalle esperienze fatte nelle prime due stagioni di presidenza.
gruppo di ragazzi che vestono la maglia del FC Riva (prima squadra e seniori).
squadra; abbiamo fatto errori e da questi abbiamo imparato per migliorarci di
anno in anno. Spero che quest’anno raccoglieremo i frutti del buon lavoro
svolto.
restare in carica fino al 70esimo ma, felicemente, a breve convolerò a nozze
con la mia compagna e siamo felicemente in attesa del nostro primogenito; la
famiglia quindi diventerà la mia priorità, ma non smetterò mai di amare il FC
Riva ed in futuro… chissà!!!”.
come “calciatore”, ho infatti cominciato a giocare a calcio a 30 anni
quasi per scherzo e grazie agli amici che ai tempi erano in prima squadra (oggi
militano tutti nei seniori).
avevo da bambino, giocare a calcio (la vita mi ha poi dirottato sul nuoto a
livello competitivo e mi ha impegnato per 18 stagioni).
promozione in 3a lega e poi, con molto entusiasmo, Presidente.
Osogna) per dare il mio contributo alla società; potrebbero sembrare tanti e
pesanti ma, credetemi, quando arrivo al campo e vedo i miei ragazzi, il mister,
il loro entusiasmo… beh tutto passa e sono orgoglioso e felice di poter essere
presente in questi momenti, indipendentemente dalla distanza”.
aspetti dalla nuova stagione?
c’è stato un momento nel quale non ci credevo più.
vedere qual è l’effettivo valore della squadra, peccato averlo fatto solo per
un quarto di stagione.
durante il quale si possa mostrare anche una buona base di gioco che ritengo
sia un nostro “plus” rispetto ad altre squadre”.
promozione ecc. Son comunque convinto che questi ragazzi possano fare un
campionato di vertice, quindi mi aspetto una stagione da protagonisti e
sicuramente meno “stressante” di quella appena conclusa”.
giudichi il nuovo corso?
molto positiva. Abbiamo una base solida e molto giovane (l’età media in seno al
Comitato è di poco superiore ai 30 anni) e questo è un segno tangibile di come
siano cambiate le cose in questi anni.
Padula) sono tutti giocatori ancora attivi, da un lato non è ottimale ma
dimostra come ci sia amore per questa maglia, e questo mi rende molto
orgoglioso.
piacere ho notato anche come il paese si stia riavvicinando alla società.
Questo credo sia il nostro successo più grande.
collaborare al 100% con la società per contribuire nella riuscita delle
manifestazioni che durante il corso della stagione ci danno le
“forze” economiche per proseguire nel nostro lavoro”.
vivere all’interno di una famiglia.
attraversato momenti di esaltazione, di litigi, di tristezza e di situazioni
umane molto difficili e che ci hanno toccato molto.
arrivi) qualcosa di unico e affascinante, ci siamo aiutati e sostenuti come dei
fratelli; ci siamo confrontati anche a muso duro se necessario ma ne siamo
usciti sempre più uniti e rafforzati”.
tanto?
stagione nella quale Stefano arrivò a Riva come giocatore.
mi piaceva molto (direi per niente) e non avevamo un grandissimo rapporto; per
me era difficile da interpretare in quanto, essendo io limitato tecnicamente,
in campo mettevo “furore” agonistico e lotta per sopperire alle mie
evidenti lacune e quindi non mi spiegavo come un “omone” di 190cm potesse
essere sempre cosi moderato, calmo, senza mai una parola di troppo. Insomma non
capivo se fosse una “fighetta” o se fosse un “gladiatore”.
Gladiatore che faceva parlare i fatti e non le parole; per capire che in fondo
eravamo totalmente complementari.
prima stagione da Mister non ho esitato un solo secondo e ci siamo buttati in
questa avventura che in due stagioni ci ha portato ad una promozione in 3a lega
che a Riva San Vitale non si vedeva dal lontano 1999 (se non erro). Credo
quindi che proprio il fatto di essere complementari sia stato fondamentale, lui
è la parte riflessiva e pacata mentre io rappresento più la parte
“vulcanica” ed esplosiva; ritengo sia un mix vincente.
nozze.
“professionale” a livello calcistico che esula dal nostro rapporto di
amicizia.
di prenderci a “muso duro” quando abbiamo qualcosa da dirci, credo
che questa onestà ed apertura sia un solido elemento per poter far rendere al
meglio sia la squadra che la società.
nostro legame così stretto ha dato adito spesso a critiche pesanti al
sottoscritto, colpevolizzato di essere troppo di parte. Chi si limita, e
limitava, a questi discorsi non vive pienamente la società e la squadra e non
vede come il rapporto sia comunque “lavorativo”, ad oggi siamo ancora
qui e tutto funziona ottimamente. Son convinto che Stefano diventerà un ottimo
allenatore, anche a livelli più alti”.
qualche tassello alla squadra?