2LI: Matteo Cipolletti è già cuore Novazzano

scritto da Davide Perego

“Credo che avranno bisogno di una fase abbastanza lunga di rodaggio anche se il salto di categoria lo si paga di più a livello mentale che non tecnico o tattico”. 

Lo dissi un paio di mesi fa quando il Novazzano post Ardemagni iniziava a prendere forma senza Iaconis, Pain e qualche altro artefice della promozione. A distanza di una sessantina di giorni e di cinque partite ufficiali, la squadra di Damiano Meroni occupa il secondo posto in classifica a due sole lunghezze dal Goldau.

In altri tempi (per fortuna) lontani, quando nel mondo del calcio i pregiudizi regnavano molto più rispetto ad oggi (e qui il tam tam della rete diventa quasi un confronto obbligatorio) un giocatore come Matteo Cipolletti avrebbe anche potuto vedersi costretto ad appendere le scarpette al chiodo.  Che fosse “rotto” e “finito” lo hanno detto in molti, ma forse più per proteggere la loro posizione che non per reale convinzione.

Consapevole delle malelingue, il Cipo si è rimboccato le maniche ed è approdato alla corte di Meroni. Tre reti in cinque partite e prestazioni al servizio della squadra lo hanno riproposto nella classifica dei marcatori dove tra l’altro gli fa (buona) compagnia il compagno Andrea Martinelli, come Matteo un ex Mendrisio.

L’occasione della doppietta all’Ibach è quella buona per fare due chiacchiere partendo dalla logica soddisfazione per la scelta di traslocare a Novazzano.

” A Novazzano mi trovo benissimo. Anzi: si sta da “Dio”. E’ una realtà piccola però si lavora molto bene perchè tutti sono professionali e animati da grande passione. Società e staff non lasciano nulla alla casualità quindi non rimpiango assolutamente di essermi trasferito calcisticamente a Novazzano: una scelta che mi fa sentire molto felice”.

E poi siete partiti alla grande per essere una neo promossa…

” A vedere i risultati delle ultime giornate credo che potrebbe trattarsi di un campionato molto simile a quello della scorsa stagione. Un terno al lotto o qualcosa di simile: i risultati sono imprevedibili e forse è bello così. Noi dobbiamo ancora maturare come squadra. Concentrazione prima di tutto: ad Ibach li abbiamo letteralmente asfaltati nel primo tempo poi nel secondo non è possibile rischiare di pareggiare. Questa volta è andata bene così: è vero che ce li siamo meritati, però sul 3-1 abbiamo sbagliato, sul 4-2 abbiamo sbagliato nuovamente…..e infine li abbiamo rimessi in partita. Giocare in Svizzera interna e rimettere in partita l’avversario ti porta poi a dover soffrire sempre. 

Abbiamo preso tre goal su palle ferme. In generale dobbiamo migliorare ancora: con il Sarnen abbiamo sbagliato troppi goal; poi con l’Hergiswil fortunatamente abbiamo trovato la vittoria con Appella nel finale quando forse lo 0-0 sarebbe stato un risultato più giusto”. 

Secondi in classifica con queste imperfezioni. Resterete in prima fascia se riuscirete nell’intento di migliorare.

” Noi “anziani” dobbiamo si pensare a far bene, ma il nostro compito è anche quello di trasmettere ai tanti giovani della rosa quei piccoli “segreti” che poi nell’arco di una partita possono essere determinanti. 

Sono molto positivo. Giocheremo partita per partita dando l’anima per fare i risultati. Tra le nostre qualità c’è sicuramente quella di non essere una squadra arrendevole. Mentalmente dobbiamo però ancora migliorare”. 

Ti spaventa qualcuno ?

” Penso che ce la possiamo giocare con tutte. Ci piace giocare a calcio e questo non lo si può negare. Credo che una squadra capace di far girare la palla in un campionato come questo possa partire con le carte in regola per non temere nessuno”. 

Ti conosciamo oramai da una vita. sappiamo quanto siano importanti per te i goal.

” Per la doppietta sono molto contento anch’io. Avevo già giocato bene, ma senza trovare quello che per un attaccante è di fondamentale importanza. Le prestazioni danno fiducia, ma l’attaccante deve segnare. Speriamo che i miei acciacchi mi tormentino un po’ meno anche se la settimana prima di Ibach ho avuto i miei problemi che grazie al fisioterapista sono comunque riuscito a curare. Mi sento bene e sto già pensando alla prossima partita: il derby a Cornaredo con il Lugano”.

Fotografia archivio CHalcio.com: Matteo Cipolletti e Ivan Appella ai tempi del Mendrisio-Stabio.

 

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