Young Boys-Lugano: Mariani out, chi al suo posto?

scritto da Claudio Paronitti

Credits: Marco Camozzi

L’infortunio alla caviglia patito contro il Thun è – fortunatamente – alle spalle. La sfida con lo Young Boys arriva però troppo presto per vederlo in campo

Davide Mariani, di gran lunga il miglior elemento della rosa bianconera di questo primo scorcio di stagione, è tornato a correre e a colpire la palla tra ieri e oggi, ma sarà ovviamente costretto a soffrire vedendo la partita dello “Stade de Suisse” dai seggiolini della tribuna dell’impianto bernese. La domanda sorge dunque spontanea: chi avrà l’onore e l’onere di sostituire il numero 8? Sono varie le opzioni a disposizione di mister Pierluigi Tami, che in settimana ha variato molto le formazioni in maniera da mantenere alta la concentrazione in tutti gli elementi per far sì che tutti rimangano “sul pezzo” e si facciano trovare pronti in caso di necessità.

Il 3-5-2, o per meglio dire il 3-1-4-2, è il modulo che da oramai sei mesi a questa parte è il cavallo di battaglia del Lugano. L’assenza forzata del funambolo zurighese, che dovrebbe tornare a disposizione già a partire dal debutto europeo in terra d’Israele o al più tardi domenica prossima in quel di Köniz, potrebbe costringere lo staff tecnico a rivedere un po’ quelle che sono state le certezze acquisite fino ad ora. Anche se questo particolare periodo non è adatto per sperimentare o quant’altro. Nelle prossime due settimane i ragazzi saranno confrontati – tra Super League, Europa League e Coppa Svizzera – con ben 7 sfide nello spazio di 21 giorni. Il tempo per recuperare è limitato e non si potranno svolgere degli allenamenti come accaduto nelle due settimane appena trascorse.

Le alternative, nel gruppo sottocenerino, non mancano. A partire da Cristian Ledesma, sbarcato un mese or sono in riva al Ceresio che, dopo aver purgato una squalifica rimediata l’ultima giornata della scorsa stagione di Serie B con la Ternana, è pronto e arruolabile, anche al ruolo di titolare. L’italo-argentino è un regista, dai suoi piedi fatati nascono lanci pennellati per i compagni. Esattamente ciò che accade con Mario Piccinocchi, solo con un po’ d’esperienza in più. Se Tami dovesse optare per Ledesma titolare, è possibile che, visti i numerosi impegni che attendono la squadra, ci sia una specie di staffetta tra i due calciatori. Un’altra possibilità da non escludere riguarda il connubio tra il 34enne e il 22enne. In questo, però, il modulo verrebbe rivisto, con un “doppio sei” in campo a scapito di un giocatore un po’ più offensivo.

Ed ecco che qui entrano in gioco quegli elementi che potrebbero ricoprire senza particolari problema il ruolo di trequartista centrale a fianco di capitan Jonathan Sabbatini. In particolar modo pensiamo a Bálint Vécsei e a Radomir Milosavljevic. Se l’ungherese, pur avendo dalla sua una buona tecnica e un fisico invidiabile, non ha sempre convinto con le sue prestazioni, il serbo ha faticato parecchio a imporsi in un campionato per lui completamente diverso da quello in cui era abituato a giocare. Gli ultimi venticinque minuti disputati dal 25enne balcanico contro il Thun hanno mostrato la sua crescita, tant’è che è stato proprio lui a lanciare Sabbatini nell’azione che ha portato all’atterramento dell’italo-uruguaiano e al conseguente calcio di rigore.

Ultimo della lista, ma solo perché arrivato a stagione inoltrata, Mattia Bottani. Il “figlio della città” è tornato a casa dopo un anno travagliato (dal punto di vista prettamente sportivo) nel Canton San Gallo. Il “Botta”, che tra l’altro si è appropriato del numero 10 (che ha anche tatuato sul braccio), ha avuto campo nell’ultimo match per una decina di minuti abbondanti, nei quali ha dimostrato che la condizione dei giorni migliori è ancora lontana. Queste due settimane di richiamo atletico gli hanno fatto sicuramente bene, anche perché a Wil, pur avendo a sua disposizione un preparatore atletico, non gli è stato permesso di svolgere alcuna sessione con i compagni. Come disse il numero uno del club, Angelo Renzetti, Mattia “sarà l’uomo degli ultimi venti minuti”. Chissà se già stavolta non ci sarà la sorpresa e vedremo tra gli undici titolari proprio lui?

Ad ogni modo, chi scenderà in campo sarà, come confermato anche dal tecnico ticinese in conferenza stampa, l’elemento migliore, cioè quello più in forma, del momento. Sbilanciarsi non è affatto semplice, ma una puntatina sulla titolarizzazione di Ledesma potrebbe rivelarsi quella azzeccata.

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