RSL, San Gallo-Lugano, le pagelle: Gerndt & Sabbatini, il duo che non tradisce mai

scritto da Claudio Paronitti

Come accaduto nello 0-3 di Lucerna, anche questa volta a suggellare la vittoria del Lugano è toccato ad Alexander Gerndt e a Jonathan Sabbatini, che ha così festeggiato al meglio la nascita della secondogenita, alla quale ha ovviamente dedicato il gol

Noam Baumann – 4,5 – dimostra di meritare la fiducia dell’intero gruppo, rimanendo concentrato e rispondendo presente ogni qualvolta viene chiamato in causa;

Ákos Kecskés – – non fa della velocità il suo cavallo di battaglia. Tuttavia, assieme ai compagni di reparto, erge un muro che i padroni di casa non riescono ad abbattere;

Mijat Marić – – prova di assoluta qualità e quantità per l’esperto centrale, che torna dopo tre turni di stop e che sembra non aver mai lasciato il suo posto nella retroguardia;

Fabio Daprelà – – fischiato qualche volta dai tifosi sangallesi (che non hanno dimenticato l’entrata su Cedric Itten), il numero 30 non si fa intimidire e fornisce una prestazione solida;

Numa Lavanchy – 4,5 – si fa la fascia numerose occasioni nel corso dei novanta minuti. È suo il cross per Gerndt, che appoggia poi a Sabbatini, che dà il “secondo la” all’azione del raddoppio (il primo è stato di Vécsei);

Mario Piccinocchi – 4,5 – lotta, non tirando indietro il piede quando serve. Partita di qualità per il gioiellino di scuola Milan;

Jonathan Sabbatini – 5,5 – un gol per la figlia nata da poche ore, tanti falli subiti e un cuore grande così: il capitano si fa in quattro e suggella un successo fondamentale;

Bálint Vécsei – 4,5 – a differenza delle ultime, anonime, uscite, l’ungherese ci mette la quantità richiesta quando viene schierato nella zona nevralgica del campo;

Domen Črnigoj – 4,5 – contende la palla a tutti gli avversari che gli parano di fronte, senza mollare un centimetro. Peccato per il giallo rimediato (il 4° stagionale), che gli farà saltare il Grasshopper;

Carlinhos Junior – – la sola sufficienza non è per la prestazione, bensì per il gol che si divora al minuto 41 con la porta biancoverde completamente sguarnita;

(65′ Mattia Bottani – – fa tutto bene fino al passaggio finale, che sbaglia in un paio di occasioni);

Alexander Gerndt – – segna una rete magistrale e regala l’assist a Sabbatini, confermando il suo magic-moment. Viene forse tolto un po’ troppo presto;

(51′ Armando Sadiku – – l’ultima punizione, che ha voluto calciare assolutamente in porta, ha fatto arrabbiare Celestini per la ripartenza che ha causato);

Fabio Celestini – – rimette Marić e Kecskés in difesa e la loro presenza si sente. Il reparto arretrato conserva un altro cleen sheet esterno, un aspetto che non può che far felice un allenatore.

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