Lo scorso 9 novembre, Ergün Dogru si è insediato sulla panchina del Kosova – formazione zurighese che milita nel Gruppo 3 di Prima Lega Classic con Paradiso, Lugano II e Taverne -. Ora, a un mese e mezzo di distanza, il 49enne ex-assistente allenatore al Baden, spiega le ragioni del suo approdo in rossonero
Il nativo di Winterthur, che possiede la doppia cittadinanza rossocrociata e turca, ha rilasciato un’interessante intervista al portale online fupa.net, rispondendo alle accuse rivolte dal Badener Tagblatt, che aveva affermato che aveva accettato l’offerta del club tigurino malgrado un contratto ancora in essere con la società argoviese di YAPEAL Promotion League (attualmente una delle forti candidate all’ascesa diretta in dieci Challenge League), la quale sarebbe stata informata dell’avvenuto accordo solamente tre giorni dopo la sua sottoscrizione.
«Ciò non è affatto corretto. Da una parte non avevo ancora detto di sì al Kosova. D’altro canto, il giorno dopo ho provato a parlare con il mio capo allenatore Mike Winsauer e il Presidente Heinz Gassmann. Il tempo stava correndo rapidamente e il Kosova necessitava di una decisione rapida. Sono state dette alcune cose molto offensive e sono stato accusato di essermi trasferito nel Canton Zurigo solamente per soldi. È paradossale, perché a quel punto non avevamo nemmeno avviato delle discussioni dal lato finanziario. In seguito, Mike mi ha detto che sentiva che il mio tempo a Baden era concluso. E poi, dato che il Presidente non voleva più parlare con me, ecco che c’è stata la separazione. È giustificato che Mike sia deluso e che fatichi a capire la mia decisione. Deve però accettarlo, riuscendo a separare il calcio dalla vita privata», queste le dichiarazioni di Ergün Dogru, che ha avviato la sua esperienza allo Juchhof con un kappaò e due vittorie casalinghe consecutive (tra cui l’1-0 con il Paradiso con cui è stata portata a termine la priam fase della stagione).
(nella foto, da sinistra: l’assistente Adnan Jashari e il tecnico Ergün Dogru – © FC Kosova)
