Viste le premesse quella che starebbe nascendo appare come una realtà sportivamente artificiosa, socialmente non definita ed infrastrutturalmente fragile (si pensi solo alla questione dei terreni di allenamento e dello stadio nel quale disputare le partite ufficiali). La preoccupazione di Chiasso, Lugano e Bellinzona – ed é questa la ragione che ci ha indotto a rompere il silenzio – é che l’operazione mediatica in atto finisca con il danneggiare seriamente dal profilo economico e sportivo tutte le realtà esistenti (Locarno compreso) senza che il calcio ticinese possa trarne alcun giovamento. L’unica via da seguire, e in questi anni lo abbiamo ribadito più volte, é quella della leale collaborazione nella salvaguardia delle rispettive identità.
Viste le premesse quella che starebbe nascendo appare come una realtà sportivamente artificiosa, socialmente non definita ed infrastrutturalmente fragile (si pensi solo alla questione dei terreni di allenamento e dello stadio nel quale disputare le partite ufficiali). La preoccupazione di Chiasso, Lugano e Bellinzona – ed é questa la ragione che ci ha indotto a rompere il silenzio – é che l’operazione mediatica in atto finisca con il danneggiare seriamente dal profilo economico e sportivo tutte le realtà esistenti (Locarno compreso) senza che il calcio ticinese possa trarne alcun giovamento. L’unica via da seguire, e in questi anni lo abbiamo ribadito più volte, é quella della leale collaborazione nella salvaguardia delle rispettive identità.