Noris: “A Savosa per ritrovare la fiducia, Guarino e Elia i più forti’

scritto da Riccardo Vassalli

noris-2 Fermata Savosa-Massagno, borsa in spalla, l’entusiasmo di sempre e via,  pronto per l’allenamento. Il treno di Michael Noris si è fermato proprio lì: stazione Campo Sportivo Valgersa dopo aver corso sui binari di squadre come Lugano e Mendrisio.
Ora lo scenario è integralmente cambiato. Dai tappeti stile GC Campus, ai campi meno curati della Terza Lega. Non fa differenza: su e giù sulla fascia macinando chilometri su chilometri pennellando cross ai compagni, e specializzandosi sui calci piazzati. Risultato? doppietta (rigore e punizione) al Coldrerio, senza riuscire a regalare i tre punti al suo Savosa.
Con l’esterno gialloblù abbiamo provato a ripercorrere il passato senza dimenticarci di presente e futuro, in fondo Michael non smette mai di correre.

Michael, perché Savosa dopo l’esperienze di Lugano e Mendrisio?

“Sono due i motivi per cui ho scelto di sposare il progetto Savosa. Il primo è prettamente professionale, per comodità. Il secondo è per ‘ricominciare’. Negli ultimi anni ho perso un po’ di fiducia in me stesso. Di conseguenza ho preferito scendere di qualche categoria per rimettermi in gioco. Qui siamo un gruppo mica male: pieno di giovani di qualità per cui possiamo dire la nostra in campionato. Sarei stato più che volentieri a Mendrisio, anche perché c’è un gruppo bellissimo, ma purtroppo gli orari di lavoro non mi permettevano di conciliare lavoro e sport.”

Gioia insolita la doppietta per uno abituato più a fare assist che a segnare. Vuoi prenderci gusto ora?

Spero vivamente di essermi sbloccato con questi due gol, frutto però di due calci piazzati. In tutta onestà preferisco giocare in posizione più avanzata. Cercherò di far diventare questa casualità una routine.

La sensazione però è che a Savosa manchi ancora qualcosina per competere con le ‘big’.

Sì, vero. Dobbiamo ancora conoscerci bene anche sotto l’aspetto del gioco. Siamo in tanti ad essere appena arrivati, allenatore compreso. Siamo giovani e manchiamo di esperienza, ma con il tempo arriverà anche quella.”

norisMendrisio, Lugano: i due giocatori più forti con cui hai giocato?

Senza dubbio Moreno Elia e Salvatore Guarino.

I più tosti da marcare?

Di nuovo Elia e Guarino. Marcatore loro è davvero dura, anche in allenamento. Quando li devi marcare in allenamento fai il doppio della condizione, poco ma sicuro.”

 

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