IV Lega: Dorella e Insubrica avanti tutta !

scritto da Davide Perego

Fra i più assidui frequentatori dei campi delle leghe “minori”, il nome di Alberto Dorella potrebbe suonare famigliare. Chi scrive se lo ricorda volare da un palo all’altro di una porta del campo oratoriale di Biumo Inferiore e poi anni dopo anni spesi giocando in Eccellenza, Promozione e via dicendo, partendo però da quella Beretti del Varese con cui si è fatto le ossa nel lontano ’74. Dorella arriva in Ticino nel ’96 e milita in sequenza con Arzo, Melano e Ligornetto, ma….come giocatore di movimento ! A 52 anni – con tre promozioni e qualche esonero alle spalle, il nostro si ritrova ad allenare l’Insubrica (Foto concessa dal nostro interlocutore), ambiziosa compagine di IV Lega in lotta per la promozione.

“Cadere e rialzarsi, basta avere l’occasione giusta”.

E’ un po’ questo lo slogan di Dorella il cui padre militò nel grande Stabio dei primi anni sessanta. Passione, umiltà, basi di competenza e un pizzico di fortuna sono le quattro caratteristiche che secondo il tecnico dell’Insubrica devono necessariamente appartenere al bagaglio di un allenatore e se a fare la differenza a volte è essenzialmente l’ultima, va da sé che senza le basi è quale impossibile poterne usufruire nel momento giusto.

“Tu alleni un giocatore nello stesso modo: se arriva al 95′ fa un tiro, prende il palo e la palla esce e se arriva al 95′ fa lo stesso tiro, prende il palo e la palla entra la differenza sono tre punti in più in classifica: ecco perché per noi allenatori è importante che il giocatore arrivi a fare quel tiro al 95 nel modo più lucido possibile”.

E allora chiediamo ad Alberto Dorella di descriverci prima di tutto la società…

“Squadra e gruppo sono eccezionali. Prima di tutto mi sento di dire questo. Presidente e DS…. Patrick Bianchi: un grande!! E poi Dido, Hugo, Dado, Free White, Peppo, Patrick Crivelli e Stefano Solcà sono la dirigenza: ragazzi stupendi che hanno lavorato e stanno lavorando in armonia per non farci mai mancare niente! Con il loro volontariato e la loro presenza danno molta qualità pur non avendo risorse o avendone solo in minima parte. Senza  nulla togliere alle altre squadre, sono loro che si meritano veramente una promozione in III Lega”.

Il tuo parere su questo campionato nel quale state giocando ruolo determinante: ma questo Melide è proprio invulnerabile ?

“ Il campionato di IV Lega è un buon campionato.Ci sono 4-5 squadre che hanno un buon organico, ma ci sono anche delle squadre che per il momento non sono ai vertici della classifica pur possedendolo. Tutte sono ottime squadre per grinta e determinazione: affrontarle è sempre difficile.

Sono convinto che per puntare a vincere i campionati bisogna non prendere gol, battere le squadre che sono sulla carta “le più deboli”, essere ben allenati sul piano fisico, ultimamente anche ben organizzati (il gioco a zona lo impone) e, come detto prima, avere anche un pizzico di fortuna.

Penso che il Melide sia un’ottima squadra, ma sono convinto che nel girone di ritorno avrà modo di doverlo dimostrare ancor di più ad una concorrenza meglio organizzata. Tutte le partite partono dallo 0-0. E poi ci siamo noi, c’è il Riva , c’è il Comano, c’è la Stella Capriasca e ci sono le altre nove squadre che compongono il girone!!”

Miglior attacco del torneo ma difesa un po’ ballerina: alla luce della tua convinzione che per vincere un campionato si debbano prima di tutto prendere pochi goal credi che dovrai lavorare per dare più equilibrio alla tua squadra oppure va bene così ?

“ Questo è uno dei nostri problemi. Per intenderci: non siamo i peggiori, ma come detto prima, se si vuole puntare a qualcosa non si deve prendere gol! Nel calcio moderno, e anche in IV Lega, si gioca a zona e non basta fare bene diagonali, triangoli difensivi, transizioni, palla coperta e scoperta, ecc., è molto importante non commettere errori individuali perché questi fanno la differenza, soprattutto nelle leghe minori: se un giocatore gioca in IV lega e un mister allena in IV lega ci sarà un perché…

Quindi …. si cerca di fare il massimo nei due allenamenti alla settimana che si hanno a disposizione

La nostra è una squadra che ha un gruppo di giocatori che parte da lontano: si conoscono, sono amici e quindi è tutto più facile. Come ho già detto il gruppo è fantastico e anche i nuovi arrivati si sono integrati molto bene (la buvette ha il suo bel da fare!!).

Ovvio che, come in tutte le squadre, si gioca in 11 e si è in 20-22, ma i risultati hanno aiutato anche in questo. Per me, che sono al primo anno di Insubrica, era importante farmi accettare e i risultati in quest’ottica aiutano molto.

I ragazzi hanno capito che ho un minimo di competenza, passione, ecc. , ma questo non sarebbe bastato se non fosse arrivato anche qualche risultato.

Poi come tutti i giocatori, anche io ho il mio carattere (e tu mi conosci…), quindi, a volte, bisogna dare un colpo alla botte e un colpo al cerchio.

La supervisione del Presidente/DS è di grandissimo aiuto: mi trovo molto bene con lui e ci relazioniamo parecchio.

Ovvio che ognuno ha le proprie mansioni anche in una squadra dilettantistica come l’Insubrica”.

Anche voi avrete modo di “rinforzarvi” ?

“ Per il mercato “riparatore” …. ci stiamo muovendo. Pensiamo di prendere due, tre, quattro giocatori al massimo che devono portare più qualità in un gruppo che di per se ha già un livello di qualità molto alto. Quindi un “mercato” non facile, ma il Sig. Bianchi…….”

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