FC Lugano, le reazioni «a caldo» al «Letzi»: «C’è rammarico e parecchia delusione, ma anche consapevolezza nei nostri mezzi»

scritto da Claudio Paronitti
Mattia Croci-Torti

Mattia Croci-Torti nella conferenza stampa post-Bruges

Il secondo «tour de force» autunnale dell’FC Lugano è in pieno svolgimento e nella prima serata odierna ha proposto la terza tornata della fase a gironi di UEFA Europa Conference League contro i belgi del Club Bruges

Alla conclusione del duello con i rappresentanti di Jupiler Pro League, andato agli archivi con il risultato di 1:3 (0:1), i vari protagonisti analizzano la prestazione offerta sul terreno dello Stadion Letzigrund di Zurigo. Ecco, di seguito, le principali sensazioni fornite da due di loro a qualche istante di distanza dal triplice fischio finale dell’arbitro rumeno Ovidiu Haţegan.

Mattia Croci-Torti (allenatore, nella conferenza stampa post-partita) – «Usciamo sicuramente a testa alta da questo incontro, in cui ce la siamo giocata sino all’ottantottesimo minuto. C’è altresì rammarico per non aver fatto un gran primo tempo e per il primo gol subìto. I ragazzi ci hanno però creduto sino alla fine, cercando un’altra rimonta come quella di Istanbul e giocando un’ottima ripresa. Penso che i miei giocatori devono uscire da qui con la consapevolezza di potersela giocare sino in fondo con tutti.

La mancata espulsione a Igor Thiago nel finale di frazione iniziale? La cosa clamorosa di quel momento è che l’unico che ha preso il cartellino giallo sono stato io. Oggi, mi sono morso la lingua più del solito. Siamo stati penalizzati, è chiaro, perché giocare cinquantacinque minuti con l’uomo in più poteva cambiare la situazione. Quando un avversario commette un errore simile, vuol dire che ha un po’ di paura di te.

Una volta subìto il primo gol non eravamo presenti mentalmente per i successivi dieci minuti. Non abbiamo reagito come dovevamo. Poi, però, nella ripresa sono arrivate nuove energie con i vari Yanis Cimignani, Martim Marques e Shkëlqim Vladi. Poi, a questi livelli, ci sono errori che non si possono commettere. Questo è però il calcio. È chiaro che c’è parecchia delusione, ma non ci siamo mai nascosti, cercando di giocarcela anche con i belgi.

Io devo assumermi le responsabilità se subiamo reti sempre nella stessa maniera. È un problema comune e a tal proposito dobbiamo cambiare la mentalità quando si difende nei nostri sedici metri. Non dobbiamo concedere un centimetro ai nostri avversari. Non è normale incassare certi gol e indirizzare la sfida in un’altra maniera da quella che si voleva.

Alla fine, il calcio è come la vita. Quando prendi delle “botte” non è facile reagire, soprattutto con avversari che continuano a pressarti dopo essere passati in vantaggio. Lungi da me venir qui troppo triste, però. Oggi, non posso esserlo, perché i ragazzi hanno risposto “colpo su colpo” al Bruges.

Il momento attuale? Non sono preoccupato. Lo sarei stato se avessi visto una squadra “morta”. Non sono contento, ovviamente, ma non ho visto un gruppo senza mordente. Anzi, i miei ragazzi non si sono mai nascosti e, onestamente, ciò non mi dispiace. Ci manca tuttavia qualcosa, lo so, e per questo non dormirò molto questa notte. Ora, cercheremo di ritrovare le forze fisiche per farci trovare pronti contro un avversario reduce dall’ottima presatzione con il Manchester City e contro il quale faremo giocoforza delle rotazioni».

Shkëlqim Vladi (attaccante, ai microfoni di Blue Sport) – «Trovo che oggi sia mancato qualcosa nei sedici metri offensivi. Si è creato oggettivamente poco in quella zona specifico. Alla fine, abbiamo perso 3:1 subendo due gol “stupidi”. Credo che abbiamo giocato in maniera concentrata per tutti i novanta minuti e di conseguenza potevamo conquistare almeno un punto. Di positivo c’è l’attitudine della squadra, che ha provato a giocarsela sino alla fine. Ora, dobbiamo continuare a lottare e lavorare per farci trovare pronti contro lo Young Boys».

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