FC Lugano, gli «ex» in giro per il pianeta: volato nelle Fiandre, il «mastino» Éverton Luiz è ben presto diventato inamovibile

scritto da Claudio Paronitti

Qualcuno sulle sponde del Ceresio lo ricorderà per l’«aggressività» che ha portato con costanza all’interno del rettangolo verde ogni qualvolta è stato chiamato in causa. Altri, forse, per l’elevato numero di cartellini gialli rimediati. Ciò che è certo è che Éverton Luiz Guimarães Bilher, in arte «Éverton Luiz» o semplicemente «Éverton», ha lasciato un segno indelebile nei dodici mesi trascorsi a Lugano sotto le volte dello Stadio di Cornaredo

Sbarcato in Europa proprio grazie alla società bianconera, allora presieduta da Angelo Renzetti, il centrocampista brasiliano, nato a Porto Alegre, nello Stato del Rio Grande do Sul, il 24 maggio 1988 ha assolto in bianconero un totale di 29 partite, trovando la via della rete a tre riprese e fornendo altrettanti passaggi decisivi ai compagni di squadra. Allora correva la stagione agonistica 2013-2014, la penultima del club nel secondo livello del pallone rossocrociato, e il «mastino» della mediana, oltre a mostrare le sue qualità di interditore, si è reso protagonista di una serie di sanzioni disciplinari che hanno raggiunto la quota di 17 cartellini gialli complessivi (sedici in Challenge League e uno in Coppa Svizzera), oltre a un’espulsione per doppia ammonizione.

Nel corso del mercato estivo dell’annata 2014-2015, il San Gallo ne acquistò le prestazioni sportive. Al Kybunpark si mise in luce a 46 riprese con un bottino di un solo assist decisivo. Dopodiché, seguirono esperienze in Serbia nei ranghi del Partizan Belgrado (72 incontri/3 gol/3 passaggi), in Italia con la Spal (23/0/0) e negli Stati Uniti con la franchigia dello Utah dei Real Salt Lake (86/0/3). Dalla metà dello scorso mese di luglio, ecco il riattraversamento dell’Oceano Atlantico per vivere un’avventura con l’SK Beveren in Challenger Pro League, la categoria cadetta belga.

A 34 anni, Éverton Luiz ha sottoscritto con la società fiamminga – i cui colori sociali sono il giallo, il rosso e il blu – un contratto di un campionato, che lo sta vedendo protagonista come punto fermo e inamovibile dello scacchiere del tecnico Wim De Decker. Eppure, l’ex-calciatore del Lugano ha avviato la stagione con due «non-convocazioni» filate. Poi, una volta entrato in forma, è stato utilizzato per sei minuti contro l’Anderlecht Futures (2-2) a fine agosto. Successivamente, a partire dal primo successo del campionato in casa del Lommel (2-0), ha dato il via alla serie di quindici incontri consecutivi iniziati in qualità di titolare nell’abituale modulo 3-5-2 (il bottino provvisorio dell’esperto calciatore carioca è di un sigillo personale e un assist). Ora, dopo 18 giornate e al termine della prima fase, il Beveren occupa la seconda posizione in classifica a pari punti (35) con il Beerschot e con una partita in più disputata. E il 22 gennaio, sul terreno amico del Freethiel Stadion di Beveren, avrà luogo il big-match tra le prime due forze della seconda serie belga…

(nella foto: Éverton Luiz – © SK Beveren)

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