Coronavirus, l’ex preparatore atletico del Lugano Nicolas Dyon sulla ripresa: «Le decisioni vengono prese dal cervello…»

scritto da Claudio Paronitti

L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Coronavirus prosegue in tutto il mondo. In Europa, piano piano, si sta pensando a come programmare il futuro. E il calcio lo sta facendo con delle supposizioni su quando si tornerà realmente alla normalità e all’agonismo

Per valutare questo periodo e quelli che verranno, i giornalisti del quotidiano bretone Ouest-France hanno contattato Nicolas Dyon, uno dei più esperti preparatori atletici, in passato collaboratore di Pierluigi Tami al Lugano e al Grasshopper e dipendente di Saint-Étienne, Nizza, Stade Rennes e della nazionale del Qatar.

Il 42enne francese, attualmente senza un datore di lavoro, ha spiegato che una ripresa dell’attività fra qualche settimana «sarà completamente differente rispetto a una preparazione estiva, in quanto occorrerà tenere in considerazione l’aspetto psicologico. Penso che, prima di questa sosta forzata, gli organismi non siano stati sovraccaricati. Il contesto è ovviamente diverso, riguarda la psiche e il fisico. Per un giocatore è abbastanza doloroso non potersi allenare con i compagni di squadra per un periodo relativamente lungo. Non c’è l’abitudine a ciò. Il mondo del pallone è, a determinati livelli, è simile a quello della società. All’inizio dell’isolamento è simpatico fare un po’ di attività. Ma se esso prosegue, ci si confronta con una situazione delicata. E c’è un aspetto che non bisogna sottovalutare, ossia quello mentale di questo confinamento, che ha un impatto notevole sulla psiche di ognuno di noi. È importante ricordare che è il cervello a decidere tutto».

Nonostante le sedute giornaliere personalizzate alle quali vengono sottoposti i calciatori, per tornare in piena forma «serviranno dalle quattro alle cinque settimane. Il pericolo è che si sollecitano troppo i muscoli si è più esposti a infortunarsi. Pertanto, occorrerà essere prudenti. All’interno di una partita contano pure l’esplosività e la velocità, due aspetti su cui occorre lavorare nuovamente. Inoltre, un altro criterio da sottolineare in questo contesto concerne la calura che si riscontrerà nei mesi di giugno e luglio. La nostra sfida riguarda rimettere i ragazzi nelle condizioni ideali di tornare alla normalità. Io continuo a dirmi che l’aspetto tattico sarà ancora più importante rispetto al solito».

(nella foto: Nicolas Dyon – © Stade Rennais FC)

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