Coppa Svizzera, Neuchâtel Xamax vs Lugano, la «Top 3» bianconera

scritto da Claudio Paronitti

Il Lugano targato-Mattia Croci-Torti ha portato a termine la seconda (e forse ultima sfida con il «Crus» come allenatore capo) uscendo dal terreno sintetico dello Stade de la Maladière con una sudata conquista degli ottavi di finale di Helvetia Coppa Svizzera

Come capitato nei recenti appuntamento della prima squadra bianconera, anche questa volta non potevamo esimerci dal decretare il podio dei migliori elementi che hanno affrontato i neocastellani. Ecco, di seguito, la nostra «Top 3»:

Christopher Lungoyi – 5 – è l’eroe di una serata particolarmente complicata per diversi motivi, primo su tutto l’ostico avversario affrontato. Entra in luogo di Žan Celar poco prima dell’ora di gioco e prova a sprazzi a mostrare le sue qualità, venendo spesso fermato con le cattive dai rossoneri. Dopo un lasso di tempo in cui è estraneo dal gioco, spunta come un fulmine a ciel sereno all’89’, regalando il terzo turno con una zampata da vero attaccante.

Amir Saipi – 5 – chiamato a sostituire il febbricitante Sebastian Osigwe, il portiere della nazionale rossocrociata Under 21 non fa rimpiangere il collega, facendosi subito valere tra i pali della porta bianconera. Risponde sempre presente quando viene chiamato in causa. Con i piedi ci sa fare, i movimenti ci sono. Il futuro, anche grazie a un contratto a lungo termine (fino al 2025), è tutto dalla sua parte.

Reto Ziegler – 5 – prestazione di assoluto valore per il terzino sinistro, che fa il pari a quello di Mijat Marić, direttore d’orchestra della retroguardia luganese. È rarissimo vederlo sbagliare e praticamente mai si trova fuori posizione. È come il vino: più «invecchia», più diventa buono. E se a 35 anni fornisce una perfomance del genere su un complicato terreno sintetico come quello neocastellano…

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