Australia, Socceroos pronti al salto del canguro

scritto da Claudio Paronitti

La selezione oceanica ha ricevuto il consenso dalla AFC (Asian Football Confederation) a “spostarsi” nella zona asiatica per il semplice motivo di avere “più chance di qualifica”

Il cammino di avvicinamento è stato tutt’altro che semplice per i “Socceroos”. Infatti, hanno dovuto combattere fino allo spareggio intercontinentale, nel quale hanno avuto ragione nella doppia sfida dell’Honduras, quarta classificata della zona CONCACAF (Centro e Nord America).

Prima, però, la possibilità di non arrivare in Russia è stata concreta. Un girone – che comprendeva Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Giappone e Thailandia – chiuso al terzo posto ha significato un primo spareggio, vinto con molta fortuna contro una coriacea Siria, che avrebbe potuto disputare il doppio confronto con gli honduregni se al 94′ della partita di ritorno il pallone non fosse finito sul palo, spegnendo i sogni mondiali di una nazione in crisi totale, ma che grazie al calcio ha riscoperto la bellezza della vita.

Subentrato a inizio 2018 ad Ante Postecoglu, l’olandese Bert van Marwijk avrà il non facile compito di cercare di portare un po’ di tranquillità a una selezione che ne ha assoluto bisogno, dopo, appunto, il trambusto seguito alla decisione dell’ex ct di rinunciare al suo incarico.

Per provare a creare la sorpresa, qualificandosi per gli ottavi di finale, come accaduto dodici anni or sono, il 66enne allenatore europeo si affiderà a una rosa che tra le sue fila potrà contare sull’esperienza di gente come Tim Cahill, il veterano con i suoi 39 anni, e Trent Sainsbury, 26, difensore dello Jiangsu Suning che nella stagione appena conclusa si è distinto indossando la fascia di capitano alle nostre latitudini, nel Grasshopper.

La nazionale giallo-verde avrà un debutto di fuoco, il 16 giugno contro i vice-Campioni europei della Francia. Il 21 sarà il turno di un’altra europea, la Danimarca, mentre il 26 affronterà il Perù.

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