Alla scoperta del FC Ticino, Natoli: “Mi piacerebbe allenare in Ticino”

scritto da Riccardo Vassalli

fc ticinoSalvatore Natoli guida il FC Ticino nel campionato di Seconda Lega Interregionale Gruppo 2. Nel corso dell’attuale stagione, il club di Locle ha avuto l’onore di affrontare il Lucerna in Coppa Svizzera. Dopo due promozioni in due anni e altrettanti successi in Coppa Neuchâteloise, la squadra milita in ultima posizione e Natoli vede il bicchiere mezzo vuoto “Non siamo in linea con gli obiettivi stagionali. Sinceramente mi aspettavo di più. Bisogna anche dire che abbiamo fatto due promozioni consecutive e altrettanti successi in Coppa che ci hanno permesso di disputare la Coppa Svizzera. Oserei dire che abbiamo bruciato un po’ le tappe.”

Salvatore, da dove arriva l’origine del nome della squadra?

Il nome FC Ticino è un nome di tradizione. Negli anni ’50 molti ticinesi si sono trasferiti per motivi lavorativi nella regione di Le Locle. Due amici fondarono il club dandogli il nome del loro cantone d’origine.”

Per te, quindi, è solo una squadra o più una famiglia?

Tanti di noi possediamo le stesse origini. Essere lontani ma vicini. Questa è un po’ la nostra sensazione, quindi direi più una famiglia.”

C’è tra i tuoi un giocatore da considerare ‘fuori categoria’?

“Direi di no. Siamo un gruppo molto omogeneo dove il livello è  simile per tutti i membri della rosa.”

Ti piacerebbe allenare in Ticino?
Certamente. Innanzitutto per il clima e la lingua. Poi lì c’è una mentalità diversa rispetto a oltre Gottardo. Il calcio viene vissuto più intensamente da voi.”

C’è una squadra ticinese che ti ha impressionato quest’anno?
“Più di una. Togliendo il Lugano che sta facendo molto bene in Super League, anche Bellinzona e Locarno stanno facendo molto bene. In generale, però, stanno facendo tutte bene.”

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