Terza Lega 1: Coldrerio, mister Snider “Croci Torti fa la differenza. Campionato? Siamo in corsa”

scritto da Roberto Colombo
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Mister Simone Snider (Coldrerio)

L’allenatore del Coldrerio Simone Snider: «Gruppo serio, molto diverso da come me lo avevano raccontato. Lo Stabio mi ha sorpreso. Le scelte difficili fanno parte del gioco, scelgo per il bene della squadra. Sono felice di allenare insieme a Santillo, è proprio bravo. Martorana l’ho voluto io. Castello da Seconda interregionale»

COLDRERIO – Intervista ad Simone Snider, allenatore del Coldrerio (24 punti), protagonista di un buonissimo girone di andata nel gruppo 1 di Terza lega chiuso al terzo posto della classifica, appena tre punti in meno rispetto alla capolista Rapid Lugano (27) e due punti dietro al Breganzona (26) secondo.

CHALCIO – Ciao Simone, che bel Coldrerio! Tuttavia, nella seconda parte del girone di andata c’è stata una flessione con le vostre tre sconfitte, tra 8ª e 11ª giornata, e tra queste forse Stabio e Maroggia (in casa da voi) potevano essere evitate. Cos’è successo?

Simone Snider: «Non credo ci sia un motivo particolare che spieghi quelle tre sconfitte proprio nella seconda parte dell’andata. Posso invece dire che, non so se giochi sempre così, ma lo Stabio contro di noi ha fatto una partita stupenda, meritando ampiamente di vincere: ritmo, intensità, concretezza, in loro ho visto tutto. Anche la sconfitta contro il Rapid Lugano devo ammettere che sono stati più bravi i nostri avversari. Contro il Maroggia, invece, abbiamo fatto un bel primo tempo, chiuso in vantaggio. Loro invece sono andati meglio nella ripresa e sono stati più concreti di noi. Forse sarebbe stato più giusto un pareggio, ma è andata così. In linea generale sono però contento di quello che abbiamo fatto, soprattutto alla luce delle incognite di inizio anno: io e Santillo infatti eravamo entrambi nuovi, alla prima esperienza in panchina e per di più con una squadra che aveva cambiato poco, con alle spalle un brutto girone di ritorno (quello dello scorso anno) in cui erano stati raccolti appena 8 punti in 13 partite. Invece ho trovato un gruppo serio, molto diverso da come me lo avevano raccontato. I ragazzi sono stati bravi e hanno meritato quello che hanno ottenuto. Forse siamo andati leggermente meglio rispetto alle aspettative, ma non più di tanto».

CHALCIO – ÈAbbiamo detto che è la tua prima esperienza su una panchina attivi: com’è andata? La cosa più difficile? Hai rovinato qualche amicizia magari facendo sedere in panchina qualche amico?

Simone Snider: «La difficoltà più grande è la gestione del gruppo. Noi in rosa siamo circa 30 giocatori e, ogni weekend, dire a 5/6 ragazzi che non saranno convocati non è mai facile. Dispiace. Anche perché ho di fronte tutte persone per bene. Riuscire a far rendere tutti al massimo, fare sì che tutti siano sempre concentrati e stimolati durante la settimana è la cosa più difficile. Per me tutti sono importanti. Faccio un esempio, Devis Tettamanti: lui è rientrato a settembre da un infortunio e nelle prime undici partite non ha mai visto, ma mai visto, il campo. Tuttavia, si è sempre allenato bene, ed infatti nelle ultime due partite dell’andata contro Ligornetto e Monteceneri l’ho schierato dal primo minuto. Lo meritava e ha fatto due buone partite. Questo anche per dire che ho a disposizione dei bravissimi ragazzi che, al di là dell’ignoranza goliardica che ci anima nei momenti di divertimento, perché a noi tutti piace divertirci, sono persone molto intelligenti: nessuno di loro si è mai lamentato per le mie scelte, sono state sempre capite e accettate, perché le ho sempre fatte per il bene della squadra».

CHALCIO – Renato Santillo che vice è? La sua importanza per te, per la squadra e per i vostri risultati?

Simone Snider: «Rena (Renato Santillo, ndr) è stata davvero una piacevolissima sorpresa. Siamo amici e lo conosco bene sia come persona, è meraviglioso, che come giocatore. Non lo avevo invece mai visto nelle vesti di allenatore. Chiamarlo è stata la scelta giusta. Diciamo che lui è il collante perfetto nel rapporto tra me e la squadra. I giocatori si confidano con lui. Quando un ragazzo ha qualche dubbio, prima di venire da me, magari va da Santillo. Con me forse hanno un po’ più di timore perché mi vedono come l’autorità. Lui invece si fa voler bene, i più giovani lo vedo probabilmente più come un amico, e questa cosa fa bene alla squadra perché in questo modo riusciamo a gestire meglio tutto. Sono proprio contento di avere Renato al mio fianco».

CHALCIO – Davide Martorana gran bel primo rinforzo, tuo amico ed ex compagno al Castello. Lo hai chiamato tu o si è proposto lui?

Simone Snider: «Marto (Davide Martorana, ndr) l’ho fortemente voluto io. Per me è il giocatore perfetto che può completare questo Coldrerio. Ci darà una grossa mano a sistemerà il problema del gol che qualche volta abbiamo avuto nella prima parte della stagione: costruiamo quasi sempre tante occasioni, ma non sempre siamo riusciti a sfruttarle. Vedo in Martorana il terminale perfetto della nostra manovra».

CHALCIO – Il “tuo” Castello è partito molto bene, poi si è un pochino perso anche se ha chiuso l’andata comunque a -4 dalla vetta, ed è quindi ancora in piena corsa per la promozione. Sono pronti per la Seconda interregionale o è ancora presto? 

Simone Snider: «Appena posso vado a vederli. Seguo con passione il Castello, conosco tanta gente del Castello dove ho lasciato tanti amici con cui esco ancora regolarmente. È vero, hanno avuto un calo, ma ci può stare. Forse rispetto alle altre squadre di vertice, hanno una panchina leggermente più corta, quindi pagano più delle altre le assenze legate a infortuni o squalifiche. Senza dimenticare inoltre che quest’anno si sono molto ringiovaniti, e che quindi forse nelle partite più rognose manca un po’ di malizia. Tuttavia, credo anche che se la giocheranno fino alla fine, la squadra è forte e mister Croci Torti è davvero molto bravo, un valore aggiunto. Gioele, lo dico per esperienza personale, fa la differenza. È bravissimo. Questo Castello potrebbe già stare bene in Seconda interregionale, anzi, aggiungo che davanti hanno un reparto da parti alte di Seconda interregionale: giocatori come Mato Cutunic, Samuele Lago, Dario Lagrotteria, Salah Aziz poche altre squadre possono permetterseli».

CHALCIO – Torniamo e chiudiamo con il Coldrerio: se ti dico che con 24 punti a fine girone di andata non si va in Seconda lega (il Basso Ceresio l’anno scorso ne aveva 28, due anni fa il Melide 31, lo stesso Coldrerio nel 2018/19 quando ha fatto l’ultima promozione sempre 31), tu cosa mi rispondi?

Simone Snider: «Hai ragione: 24 punti a fine andata forse non sono abbastanza per vincere il campionato, ma quest’anno, e lo abbiamo già visto, è diverso. Non è facile fare punti contro nessuno, lo abbiamo dimostrato noi contro il Maroggia, oppure anche il Rapid Lugano sempre contro il Maroggia e pareggiando contro il Ceresio. Questo per dire che ogni avversaria è difficile. Se l’anno scorso c’è stato un testa a testa quasi a punteggio pieno tra Basso Ceresio e Ligornetto, quest’anno non credo proprio che sarà così. Può darsi invece che chi vincerà il campionato quest’anno lo farà con qualche punto in meno».


LA CLASSIFICA (TERZA LEGA, GRUPPO 1)

Rapid Lugano 27 (13), Breganzona 26 (13), Coldrerio 24 (13), Ligornetto 23 (13), Stabio 21 (13), Monteceneri 21 (13), Vedeggio 18 (13), Comano 17 (13), Cademario 15 (13), Lema 14 (13), Rancate 13 (13), Ceresio 12 (13), Maroggia 11 (13), Vacallo 10 (13). *Tra parentesi le partite disputate


TERZA LEGA – REGOLAMENTO: PROMOZIONI / RETROCESSIONI

CASO 1 Nessuna squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Promozione in Seconda lega della squadra vincente dopo spareggio su campo neutro tra le seconde classificate dei due gruppi.
  • Quattro retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi.

CASO 2 Una squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Quattro retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi.

CASO 3 Due squadre ticinesi retrocesse dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Cinque retrocessioni in Quarta lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata di entrambi i due gruppi, e della peggior dodicesima (terzultima) classificata dei due gruppi secondo i seguenti criteri: 1) Peggior coefficiente tra punti acquisiti / gare disputate; 2) Peggior coefficiente classifica fair play; 3) Peggior coefficiente tra le reti segnate e le reti subite.

 

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