C’era una volta una squadra che, da neopromossa, giocava il calcio migliore di tutto il campionato: gol, spettacolo e applausi. E punti, tanti: 17 in 10 partite, medie da zona Europa. Come in molte favole, però, il lieto fine – leggi: salvezza – è ben lungi dall’essere raggiunto. La bella squadra delle prime gare di campionato ha lasciato il posto ad una brutta copia di se stessa, ammalandosi di una malattia difficilissima da curare: la paura di vincere. Solo 2 i punti ottenuti nelle ultime 11 partite: una metamorfosi ardua da spiegare. E, non essendo noi degli psicologi sportivi – e ce ne vorrebbero di bravi, per spiegare il mistero Losanna – ci siamo tuffati nei numeri. Numeri che dicono molto di come il Losanna sia in difficoltà, sopratutto sul piano mentale: la squadra si esprime ancora su livelli più che discreti per i primi 45′ di gioco, ma crolla letteralmente nella ripresa.
Sono ben 15, infatti, i punti persi durante i secondi tempi di 8 delle ultime 11 partite. Con i se e i ma non si fa la storia, ma sarebbe bastato portare a casa almeno la metà di questi punti, per avere una classifica ben diversa. Il Losanna deve infatti “ringraziare” il lungo digiuno di vittorie del Lugano – ora però interrotto – e il solito Vaduz, altrimenti si troverebbe da tempo all’ultimo posto della Super League, cosa impensabile in autunno.
Ecco il prospetto completo dei tracolli dei vodesi nei secondi tempi: tra parentesi, il risultato finale dell’incontro, ed è lampante la metamorfosi degli uomini di Celestini al ritorno in campo dopo la pausa.
Thun – Losanna 0-0 (1-0) Rigore fallito dal Losanna al 47′
Losanna – Lucerna 1-0 (2-3) Gol di Neumayr al 93′
Basilea – Losanna 0-1 (2-1) Risultato ribaltato nei recuperi
San Gallo – Losanna 0-0 (2-0)
Losanna – Young Boys 0-0 (1-2) Gol di Hoarau al 89′
Losanna – Lucerna 2-1 (4-4)
San Gallo – Losanna 0-0 (2-1)
Basilea – Losanna 1-2 (4-3) Gol di Janko al 84′
Numeri che, siamo sicuri, stanno togliendo il sonno a mister Celestini, peraltro sempre difeso dalla dirigenza: urge un cambio di rotta immediato, perchè il fondo lo si è già toccato e, continuando di questo passo, si profila all’orizzonte un incubo chiamato ritorno in Challenge League.