RSL, la fortuna nella sfortuna: l’intervento killer di Mattia Bottani non costringerà Cedric Itten a tornare sotto i ferri

scritto da Claudio Paronitti

Ieri pomeriggio, allo Stadio di Cornaredo corre il minuto 88 e il Lugano sta cercando, invano e con la sola forza della disperazione, di recuperare un risultato negativo, l’ennesimo sotto la gestione di Fabio Celestini, contro un San Gallo più pimpante, presente e meritevole del successo

Il gioco stagna a centrocampo e Mattia Bottani, entrato in campo al 63′ e già ammonito undici minuti più tardi, si «inventa» un’entrata a martello, da codice penale, su Cedric Itten. Sembra l’esatta replica dell’intervento brutale commesso da Fabio Daprelà, a campi invertiti, a fine settembre 2018. Ovviamente, il numero 10 bianconero non poteva cavarsela e rimanere in campo, tant’è che, nonostante gli fosse già stato appioppato un cartellino giallo, il direttore di gara Sandro Schärer non ha, giustamente, esitato, estraendo direttamente il rosso. Espulsione e doccia anticipata, di pochi minuti rispetto alla conclusione del match, per «Botta» e, di riflesso, partita finita per Itten.

La fortuna nella sfortuna, però, riguarda l’esito delle analisi svolte sull’arto inferiore dell’attaccante biancoverde. Nessuna lesione, come si poteva presumere inizialmente, e possibile rientro a pieno regime già nel corso delle prossime sedute di allenamento. Questa sì che è una notizia rallegrante. Almeno una, ogni tanto, si riesce ad annotare.

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