RSL: Gjanni is back!

scritto da Simone Morandi


“Tu da chi te la fai autografare? ” “Da Alioski!!”
Ecco, in questo semplice dialogo tra bimbi, si condensa tutto il match tra Lugano e Sion: a fine partita, molti ragazzini con maglie bianconere si preparavano, entusiasti, per scendere negli spogliatoi e farsi autografare le maglie dai propri giocatori preferiti. La saggezza sta nella vecchiaia, ed è così, ma anche le risposte innocenti dei bimbi hanno quasi sempre un fondo di verità, e di sicuro ce l’hanno in questa occasione: Alioski è tornato, è tornato quello vero – sfuggente e imprendibile per le difese avversarie – che sembrava essersi un po’ smarrito durante i mesi invernali. Tre gol, con due rigori calciati con freddezza e precisione, ma anche qualche errore, qualche piccola pecca di egoismo davanti alla porta, che ci ricorda che il giocatore è forte, sì, ma ancora “umano”.

E allora, con la salvezza ormai blindata e con la squadra attualmente al quinto posto che vorrebbe dire Europa League, perché non rimanere un altro anno a Lugano? Giocare una competizione europea sarebbe la giusta vetrina per il biondo macedone, e in questa squadra, nella prossima stagione, sarebbe ancor di più un leader e un trascinatore. Certo, l’Europa va prima conquistata (senza mai perdere di vista le squadre più indietro, meglio non rischiare) e la squadra per la stagione 2017/18 è ancora tutta da costruire, ma la “pazzia”, lucida follia, sarebbe proprio quella di provare a giocarsela, insieme, ancora per un altro anno: poi, naturalmente, ci saranno i saluti, magari già a gennaio, perché è giusto che Alioski vada a cercarsi traguardi più ambiziosi, così come è giusto che il Lugano “incassi”.
Ma, almeno per oggi, possiamo sperare di vederlo ancora correre, anzi sfrecciare, sul prato verde di Cornaredo: in fondo, se potessimo tornare bambini, ci metteremmo anche noi in fila, per farci autografare la nostra maglietta. “Da chi?” “Da Alioski!”