Renzetti : “Test con l’Inter con la giusta atmosfera”

scritto da Walter Savigliano

Renzetti a concesso un’intervista ai colleghi di inter-news.it, la riproponiamo.

Domani alle ore 20 l’Inter inaugurerà la sua stagione al Comunale di Cornaredo contro il Lugano, formazione della Super League ossia la prima divisione svizzera. In vista dell’amichevole che segna l’inizio delle attività della squadra di Luciano Spalletti, la Redazione di Inter-News.it ha avuto il piacere di intervistare in esclusiva il presidente del club ticinese, Angelo Renzetti.

USCITA INAUGURALE – È giorno di vigilia di Lugano-Inter, prima amichevole stagionale per i nerazzurri ma non per i ticinesi, che hanno iniziato ad allenarsi fin dallo scorso 21 giugno dato che la Super League svizzera è alle porte, con l’esordio previsto per domenica 22 sul campo del Sion. Il match, valido per la 110 Summer Cup che celebra i centodieci anni di entrambe le società (il Lugano li festeggia il prossimo 28 luglio), sarà anche utile per testare lo stato di forma della squadra padrona di casa, come fa sapere a Inter-News.it il presidente Angelo Renzetti. – Per una società come il Lugano cosa vuol dire poter giocare contro una squadra come l’Inter? Visto che si tratta di una partita celebrativa per i centodieci anni di entrambe le società, com’è nata l’idea di questa partita? Per noi è una cosa importante perché in primo luogo iniziamo il campionato il 22 di questo mese, è l’ultima gara che facciamo prima del campionato. Più che un test a livello di gioco è anche un test a livello di euforia, per una partita così importante e un anniversario importante. Quest’aspetto psicologico qui può aiutarci molto, poi lo facciamo con l’Inter che anche loro fanno i centodieci anni di vita, danno anche loro un significato. Ci aiuta anche a livello di pubblico, ci saranno tanti italiani e curiosi, avremo lo stadio pieno e iniziare il campionato così ci dà la giusta atmosfera -.

L’idea? Credo sia nata un po’ da tutti e due, noi abbiamo dei buoni rapporti e facciamo sempre delle partite amichevoli, di solito in casa dell’Inter. – Il campionato svizzero inizierà fra una settimana e il Lugano ha già disputato altre quattro amichevoli, mentre l’Inter si allena solo da lunedì ed è alla prima uscita stagionale. Che tipo di partita bisogna aspettarsi da parte vostra? Penso che non la metteremo sul profilo del risultato, ma abbiamo un allenatore spagnolo (Guillermo Abascal, ndr) che ci sta dettando un gioco parzialmente nuovo per noi e i ragazzi hanno una bella attitudine. Credo che con l’Inter, al di là che loro non siano al 100%, se noi riuscissimo a fare una percentuale di questo gioco che vogliamo fare sarebbe un bel test. Non è un problema di risultato però è evidente che ci siano delle disparità, vogliamo capire se riusciamo a giocare come abbiamo in testa -.

Negli ultimi anni ci sono stati diversi giocatori italiani che hanno provato l’esperienza in Svizzera, come Federico Dimarco nella scorsa stagione al Sion. Al Lugano dodici mesi fa si è trasferito l’ex nerazzurro Eloge Yao, possono esserci altre operazioni con l’Inter? Sì, è possibile, però non è nemmeno facile perché queste sono operazioni comunque di spessore economico, come Federico Dimarco al Sion, che il Lugano non può permettersi. Eloge Yao è stato un’opportunità, era un po’ dissociato con l’Inter e noi siamo subentrati, però non è facile anche a livello di giovani interagire con le squadre italiane, perché i giovani hanno delle pretese che il campionato svizzero non può soddisfare. Devi trovare un ragazzo intelligente che sa che può essere un’opportunità, perché fa un campionato diverso con una vetrina dove lo vedono in Francia, Germania, Austria e Italia. Questa è un po’ la problematica di altre esperienze che abbiamo avuto con i ragazzi italiani, sono abituati ad altri livelli di salario e di visibilità in Italia della stampa.

Ha avuto contatti diretti con Suning? Che idea si è fatto della gestione dell’Inter dal cambio di proprietà del 2016 e del salto di qualità della scorsa stagione sotto la guida di Luciano Spalletti? Direttamente no, il mio entourage che si occupa della squadra ha avuto contatti con i responsabili dell’Inter, ma non ai livelli della proprietà. Mi sono fatto l’idea che dopo una partenza un po’ difficile, perché comunque non c’erano chiarezza e risultati e dall’esterno vedevo un po’ di pasticci specialmente con giocatori che andavano e venivano, adesso ho una grossa opinione perché c’è un conduttore con molta ambizione. La nuova proprietà ha molta determinazione e lo sta facendo vedere dalla campagna acquisti che ha fatto, secondo me ha dato una solidità incredibile. Adesso è sempre il campo che dà le risposte, l’idea che mi sono fatto io è che è una squadra che sta crescendo e può tornare ai fasti di un tempo.

Si ringraziano il presidente Angelo Renzetti e il FC Lugano per la disponibilità mostrata nella collaborazione.

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