Promotion League/Seconda Interregionale, il Cham conferma la fiducia ai tecnici delle sue due prime squadre, rinnovandogli il contratto

scritto da Claudio Paronitti
Pascal Nussbaumer (allenatore seconda squadra), Marcel Werder (direttore sportivo) e Roland Schwegler (allenatore prima squadra) - © SC Cham

Pascal Nussbaumer (allenatore seconda squadra), Marcel Werder (direttore sportivo) e Roland Schwegler (allenatore prima squadra) – © SC Cham

Lo Sport Club Cham, società zughese con due formazioni tra il terzo e il quinto livello del pallone rossocrociato, conferma la fiducia negli allenatori dei rispettivi gruppi

A prolungare il proprio contratto sono Roland Schwegler (tecnico della squadra di Hoval Promotion League) e Pascal Nussbaumer (condottiero della compagine di Seconda Lega Interregionale).

Il direttore sportivo Marcel Werder è felice e spiega così la decisione di rinnovare i contratti quest’anno: «Anche dopo alcuni anni sentiamo ancora il continuo sviluppo delle squadre e i chiari progressi in tutti i settori. L’ordine, la calma e la gioia nei team, nonché la motivazione e l’alto livello di impegno di tutti i soggetti coinvolti sono ancora chiaramente visibili. Questa energia positiva ci dà la sicurezza che continueremo ad avere successo insieme in futuro».

Dal canto suo, Roland Schwegler afferma: «Il calcio mi dà ancora una grande gioia. Il Cham è un club determinato con ottime condizioni di lavoro. Gli obiettivi ambiziosi vengono perseguiti insieme. Tutti stanno andando nella stessa direzione e la collaborazione con allenatori, staff e dirigenti è ottima. Apprezzo molto le sfide sportive che continuano a presentarsi».

Anche Pascal Nussbaumer non vede l’ora di proseguire la collaborazione: «Il fuoco è ancora dentro me anche dopo sette anni. Mi piace vivere l’ambiente dell’Eizmoos, sia per gli allenamenti che per le partite. La società sportiva mi sta a cuore. Si può sentire la buona energia al suo interno, con tutti che stanno virando nella stessa direzione. Nel corso degli anni sono crsciuto con questo ambiente sia come allenatore che come persona, cosa di cui sono molto grato».

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