MISTER X – Capitolo 70, Admir Batlak “Minotti è sintesi di tecnica, motivazioni e agonismo. Un altro grande è Jonathan Modesti”

scritto da Roberto Colombo
Admir Batlak, allenatore dello Stella Capriasca (Quarta lega)

L’allenatore dello Stella Capriasca: «Non sono scaramantico, ma curo i dettagli: è importante anche il posto in cui ci si siede in panchina. Grazie al futsal ho giocato contro la Francia campione del mondo, quella di Zidane: un momento indimenticabile».

TESSERETE – Con la nostra serie di mini interviste MISTER X vi accompagneremo alla scoperta degli allenatori (e non solo) del calcio regionale, tratteggiandone un ritratto più intimo attraverso le loro stesse parole. Buona lettura, se vi va. Capitolo 70: Admir Batlak allenatore dello Stella Capriasca (Quarta lega, gruppo 1).

Mister raccontaci, che giocatore eri e il tuo ricordo più bello? «Domanda alla quale penso sia complicato rispondere, anche perché credo che debbano essere gli altri a giudicare come ti muovi in campo (e non te stesso). Per conto mio, potrei solo dire che ero un giocatore abbastanza tecnico. Per il resto, lascio ai miei ex compagni di squadra l’incombenza di descrivermi (sorriso). Non ho un ricordo più bello in assoluto, ma diciamo che gli anni in cui ho fatto parte della nazionale francese di futsal sono stati tutti speciali, perché giocare rappresentando un paese e sempre qualcosa di grande. In quegli anni le persone che ci seguivano erano sempre tantissime, davvero emozionante. Una volta abbiamo fatto anche un torneo esibizione a Parigi, davanti a 14.000 persone, è stato fantastico anche perché in quella occasione abbiamo affrontato la nazionale francese campione del mondo nel 1998, per intenderci quella di Zinédine Zidane».

Il tuo rituale scaramantico (da allenatore)? «Come allenatore non ho particolari gesti scaramantici. Direi invece che sono un perfezionista, quindi mi piace che tutto sia preparato nei minimi dettagli, anche gli aspetti che potrebbero sembrare non avere senso, ma che credo possano sempre fare la differenza, come per esempio il posto in panchina dove ci si debba sedere o le teorie. Nei primi 10 minuti della partita cerco di analizzare la squadra avversaria, solo dopo questa fase di studio, mi alzo dalla panchina per dare qualche indicazione ai ragazzi. Ma in linea di massima lascio molta libertà ai miei giocatori, consentendo loro di decidere cosa sia meglio fare per risolvere un determinato problema».

Squadra bestia nera (da allenatore)? «In linea di massima non ci sono squadre semplici da affrontare, a meno che tu, in un certo torneo, non sia la squadra da battere per antonomasia. Venendo al nostro campionato (Quarta lega, gruppo 1), direi che potenzialmente ogni squadra potrebbe essere una nostra bestia nera: la voglia di vincere di ogni nostra avversaria è sempre tanta, non importa se sia la prima o l’ultima in classifica. Tuttavia, se proprio dovessi essere costretto a fare un nome, direi il Boglia Cadro: ottima squadra, con grandi giocatori e un buon allenatore».

Sarebbe bello allenare di nuovo… «Sono un giovane allenatore quindi non è semplicissimo fare un nome, soprattutto perché non ho allenato moltissimi giocatori. Tuttavia, il primo che mi viene in mente è Giacomo Minotti (Giubiasco). Trovo che Giacomo, oltre ad avere grandi qualità tecniche, sia anche un ragazzo spinto da una profonda motivazione e dalla giusta cattiveria agonistica. È la sintesi di quello che a me piace vedere in campo. Può fare la differenza ad ogni palla giocata, è davvero un giocatore molto bravo. Inoltre, non potrei mai dimenticarmi di Jonathan Modesti: grande portiere, ma soprattutto persona top».

Forse non sarà STELLA CAPRIASCA a vita, ma… «…non sappiamo di cosa sia fatto il domani, ma posso dire che vivo ogni singolo momento in questa società con passione e impegno. Qui allo Stella Capriasca mi trovo a casa e sono circondato da persone eccezionali. Il calcio è fatto di momenti, io personalmente, ovunque mi trovi, cerco sempre di dare il massimo, provando a insegnare qualcosa e a trasmettere la passione che ho per questo bellissimo sport».

To be continued…

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