MISTER X – Capitolo 67, Matteo Ferretti “Sono felicissimo che Marcone sia venuto al Cadenazzo, gran giocatore e grande cuore”

scritto da Roberto Colombo
Matteo Ferretti, vice allenatore del Cadenazzo (Seconda lega)

Il vice allenatore del Cadenazzo: «Che emozione giocare al San Paolo contro il Napoli di fronte a 51.000 persone. Il mio rituale? Prima delle partita mi metto in cerchio con i ragazzi per trasmettere la giusta carica. Le squadre del mendrisiotto hanno carisma, qualità e aggressività».

CADENAZZO – Con la nostra serie di mini interviste MISTER X vi accompagneremo alla scoperta degli allenatori (e non solo) del calcio regionale, tratteggiandone un ritratto più intimo attraverso le loro stesse parole. Buona lettura, se vi va. Capitolo 67: Matteo Ferretti vice allenatore del Cadenazzo (Seconda lega) e che in passato è stato giocatore professionista vestendo in Italia le maglie di Maceratese, Vis Pesaro, Benevento, mentre in Svizzera ha giocato nel Bellinzona, nel Malcantone Agno e nel Mendrisio.

Mister raccontaci, che giocatore eri e il tuo ricordo più bello? «Ero un giocatore che poteva giocare sia in mezzo al campo che in difesa come centrale. Ero piuttosto bravo con i piedi e forte di testa. Il mio ricordo più bello è legato alla stagione 2004/05 quando giocavo in Italia in C1 alla Vis Pesaro: aver calpestato da giocatore l’erba dello stadio San Paolo contro il Napoli davanti a 51.000 persone è stato qualcosa di incredibile. Alla fine la perdemmo 1-0, ma non importa, erano gli anni in cui dopo il fallimento il Napoli era stato costretto a ripartire dalla serie C».

Il tuo rituale scaramantico (da allenatore)? «Una piccola grande cosa c’è: con la squadra, prima di entrare in campo, ci mettiamo sempre in cerchio tutti insieme e io cerco di caricare i ragazzi dandogli la giusta adrenalina per affrontare il match».

Squadra bestia nera (da allenatore)? «Di preciso non ho una vera e propria bestia nera, tuttavia posso dire che ho sempre trovato difficoltà ad affrontare le squadre del mendrisiotto, alle quali riconosco un certo carisma, qualità e aggressività».

Sarebbe bello allenare di nuovo… «Avevo sì un desiderio, ma si è realizzato nell’ultima sessione invernale di mercato. Avrei infatti voluto allenare il mio ex compagno di squadra (al Rivera) Sergio Marcone, ed è per questo che sono molto contento che a gennaio abbia deciso di trasferirsi da noi al Cadenazzo (dopo che aveva iniziato la stagione al Sant’Antonino). Sergio è un giocatore molto bravo, che ha tanto cuore ed è sempre molto disponibile. È molto corretto e in campo da sempre il massimo per squadra e compagni».

Forse non sarà CADENAZZO a vita, ma… «…al Cadenazzo ho trovato una bel gruppo sia di giocatori che a livello dirigenziale. Ringrazio mister Mario Guggia perché mi ha chiamato al suo fianco per dargli una mano. Dopo un anno tanto travagliato, il mio augurio è di poter riprendere presto a giocare e gioire tutti insieme per nuove vittorie e traguardi, che questa squadre vuole raggiugere».

To be continued…

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