MISTER X – Capitolo 50, Simone Pichierri “Il calcio casino non fa per me. Nelle mie squadre vorrei sempre Fusella e Cerro”

scritto da Roberto Colombo
Simone Pichierri, allenatore del Balerna (Seconda lega)

L’allenatore del Balerna: «In campo ero sereno, forse un po’ lento, ma la palla era mia amica. Non credo nella scaramanzia, credo invece nella mentalità sportiva. Balerna resterà sempre nel mio cuore».

BALERNA – Con la nostra serie di mini interviste MISTER X vi accompagneremo alla scoperta degli allenatori (e non solo) del calcio regionale, tratteggiandone un ritratto più intimo attraverso le loro stesse parole. Buona lettura, se vi va. Capitolo 50: Simone Pichierri allenatore del Balerna (Seconda lega).

Mister raccontaci, che giocatore eri e il tuo ricordo più bello? «Ero un centrocampista centrale, piedi buoni, ordinato. Mi prendevo la responsabilità di farmi dare la palla; ero un giocatore che in campo si divertiva perché ero sereno e rilassato…sì, forse un po’ lento, però la palla era mia amica (sorriso). Ho giocato in diverse squadre sia in Italia che in Svizzera, e dentro di me conservo tantissimi ricordi belli (quelli di una vita vissuta di calcio). Non né ho uno preferito da raccontare, sarebbero troppi».

Il tuo rituale scaramantico (da allenatore)? «Non sono scaramantico, e mi diverte molto vedere quanto sia condizionante la scaramanzia per chi ci crede. Per carità, la componente fortuna esiste, e può anche fare tutta la differenza del mondo, ma a me personalmente non modificherà mai la mentalità sportiva».

Squadra bestia nera (da allenatore)? «Faccio l’allenatore di prima squadra da appena 4 anni (2 dei quali condizionati dalla pandemia). Diciamo che soffro soprattutto le squadre ignoranti (detto scherzosamente), vale a dire quelle che non giocano a calcio: il calcio casino non ha mai fatto per me (risata)».

Sarebbe bello allenare di nuovo… «Sarebbe bello avere qualche anno in meno e tornare a giocare (risata). A parte gli scherzi. Federico Fusella è il giocatore che per mentalità, spirito e correttezza vorrei sempre avere nelle mie squadre; e poi anche il nostro Cerro (Simone Cerutti) vera e propria bandiera del Balerna, giocatore di grande qualità, competenza e cuore».

Forse non sarà BALERNA a vita, ma… «…sarà stato tutto molto bello e resterà per sempre dentro di me».

To be continued…

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