Lugano, sono tre gli stakanovisti dell’andata

scritto da Claudio Paronitti

Dei 26 giocatori inseriti nella rosa bianconera, solamente tre sono scesi in campo per tutte le 19 giornate sin qui disputate

I loro nomi sono Dragan Mihajlovic, Jonahan Sabbatini e Fulvio Sulmoni. Dunque, un elemento per ruolo è risultato imprescindibile agli occhi di mister Pierluigi Tami. Il jolly della squadra è quello rimasto all’interno del rettangolo verde per più tempo: 1693 minuti totali. Il capitano ha calcato i vari terreni di gioco per 1581′, mentre l’esperto centrale per 1664′.

L’unico del trio a non aver potuto gioire per aver bucato la rete avversaria è stato Dragan. Il 26enne, da poco diventato papà della piccola Eva, si è visto negare però un gol nella partita poi sospesa di metà agosto con il San Gallo. Nell’occasione, si trattava del punto del vantaggio bianconero. Dal canto loro, l’uruguaiano e il rossocrociato hanno portato in dote ai compagni quattro segnature: 3 per il primo e 1 per il secondo.

Al contrario di ciò che si può pensare riguardo ai difensori, “Sulmo” è un attore corretto e leale. Si è infatti visto sventolare il cartellino giallo in due sole occasioni. E per un centrale di difesa obbligato a tenere a bada i robusti attaccanti avversari non è per nulla evidente agire in questa maniera signorile. “Sabba” e Mihajlovic, invece, sono giunti a quota 3 gialli: ciò sta a significare che al prossimo ammonimento scatterà una giornata automatica di squalifica.

Scartabellando le statistiche, dietro ai tre stakanovisti luganesi troviamo l’attaccante svedese Alexander Gerndt, che ha timbrato il cartellino in 18 occasioni, andando a segno 4 volte (capo-cannoniere della squadra al pari del brasiliano Carlinhos Junior, che di incontri ne ha disputati 16). Dietro lo scandinavo si situano il re degli assist dei ticinesi, Davide Mariani, e il muro difensivo Vladimir Golemic, entrambi con 17 presenze a pari merito con l’estremo difensore David Da Costa, sostituito egregiamente in un paio di occasioni da Joël Kiassumbua.

Poi, via via tutti gli altri, per terminare con quattro calciatori che non hanno potuto calcare i prati verdi degli stadi elvetici: si tratta di Stefano Guidotti, Goran Jozinovic, Marco Padalino e Dominik Kovacic. Se i primi tre infortuni di vario genere li hanno tenuti ai box per lungo tempo, diverso è il discorso per il croato, giunto a Cornaredo per essere l’alternativa valida a Golemic. Il suo periodo di adattamento è stato forse un po’ più lungo di ciò che si attendeva, ma lui, attraverso la professionalità e il lavoro quotidiano, si è guadagnato la stima di compagni di squadra e staff tecnico. Probabilmente, nel mercato di gennaio verrà ceduto in prestito per permettergli di mettere minuti nelle gambe, per poi tornare più forte e rigenerato in tutti i sensi.

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