Conference League, Wouter Burger lancia il Basilea verso i primi tre punti; il Vaduz debutta nei gironi con un pareggio

scritto da Claudio Paronitti

L’odierna serata di giovedì 8 settembre è coincisa con la disputa della prima giornata della fase a gironi della terza competizione continentale per importanza, la UEFA Europa Conference League

Sotto le volte del St. Jakob-Park, nel quadro del Gruppo H, il Basilea si è scontrato con i campioni armeni in carica del Pyunik Yerevan. Sin dai primi istanti, i renani sono dominanti sotto l’aspetto del possesso palla. Per registrare un’occasione occorre tuttavia attendere il ventiduesimo, quando l’arbitro spagnolo Juan Martínez Munuera indica il punto del rigore per una trattenuta (poco visibile dalle immagini televisive) di Aleksandar Milijković su Bradley Fink. Dal dischetto si presenta Darian Males, che spiazza con freddezza David Yurchenko. Il vantaggio dura pochissimo, perché al ventisettesimo Artak Dashyan si fa trovare al posto giusto al momento giusto in mezzo all’area su una conclusione dal limite di Alexander González deviata in partenza per rimettere la contesa in perfetta parità. Con la prima chance della ripresa, i rossoblù ritrovano il vantaggio grazie a un diagonale di Wouter Burger indirizzato nell’angolino più lontano (54′). Tutto viene confermato nonostante le proteste degli ospiti per un intervento falloso a centrocampo precedente su Luka Juričić non assegnato e che avrebbe potuto/dovuto essere fischiato. L’incontro viene deciso dal missile dal limite dell’area di un ispirato Wouter Burger (lasciato però troppo solo sui diciotto metri) quando sul cronometro si osserva il 76′. Alla fine, gli uomini di Alex Frei – che, particolarità, non sono riusciti a rendersi realmente pericolosi dalla bandierina del calcio d’angolo (dopo novantasei minuti il computo totale è stato di 4 a 3 a favore dei padroni di casa) – hanno assolto il loro compito. Ed è ciò che contava maggiormente.

Diversi chilometri più a Est, nel Principato del Liechtenstein e sul terreno del Rheinpark Stadion, il sorprendente Vaduz ha invece affrontato i ciprioti dell’Apollon Limassol. La partita, combattuta e disputata principalmente nella zona mediana del terreno di gioco principino, ha visto la formazione ospite leggermente dominante dal punto di vista territoriale dei ragazzi di Alessandro Mangiarratti, i quali hanno dal canto loro mantenuto la calma e la forza che li ha contraddistinti nei tre turni preliminari. Al triplice fischio finale del direttore di gara moldavo Dumitri Muntean la contesa – in cui gli spettatori hanno osservato un solo (!) tiro nello specchio della porta – rileva un tutto sommato soddisfacente pareggio a occhiali nell’esordio del Gruppo E per l’attuale nona e penultima forza di dieci Challenge League.

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