di Elvezio Rigamonti
Non si può certo dire che il Chiasso goda di una corsia preferenziale in seno alla Swiss Football League, soprattutto quando quest’ultima è impegnata a fissare date e orari degli incontri di campionato. Il trattamento riservato alla società di confine nell’allestimento degli orari del secondo turno è stato allucinante e fa sorgere qualche sospetto.
In un periodo dell’anno in cui ogni società preferirebbe per questioni meteorologiche giocare domenica pomeriggio, il Chiasso sarà obbligato a disputare gli incontri sempre sotto i riflettori (cosa che, stranamente, non succede agli altri nove club di Challenge League). Ma c’è dell’altro.
Il 22 ottobre Chiasso e Lugano giocheranno lo stesso giorno in casa: alle 17:45 al Riva IV è in programma Chiasso – Aarau, mentre alle 20:00 a Cornaredo sarà la volta di Lugano-Basilea. Una concomitanza, questa, che sfavorisce sicuramente gli addetti ai lavori e gli appassionati in generale.
Da un punto di vista della sicurezza, inoltre, questa sovrapposizione complica il lavoro delle forze dell’ordine. Il pericolo di lasciare sguarnita Chiasso per controllare il gran numero di supporter al seguito dei renanani è reale, come reale è la pericolosità della tifoseria argoviese, capace un paio di stagioni or sono di assaltare un negozio Denner nelle vicinanze dello stadio.
Altro appuntamento delicato per la sicurezza quello del 10 dicembre allorquando, oltre a Chiasso-Servette, si disputa il derby di hockey Lugano – Ambrì. Tra rossoblù e granata non scorre buon sangue e il gemellaggio tra gli ultras del Servette e quelli del Lugano non fa presagire nulla di buono. Se l’incontro si disputasse di domenica pomeriggio (con il Lugano calcio impegnato in trasferta e con le forze dell’ordine a completa disposizione) la situazione sarebbe sicuramente più tranquilla. Purtroppo per la società di confine, è solamente a luglio e agosto che la Swiss Football League si ricorda di far giocare il Chiasso alle 15 della domenica pomeriggio.
