Da un’idea di Claudio Paronitti, che ha analizzato con professionalità i singoli del FC Lugano, prosegue oggi un appuntamento quotidiano che ci consentirà di prendere in esame i giocatori del FC Mendrisio.
Non vi sarà un ordine preciso con il quale saranno “giudicati” i 22 giocatori e l’allenatore della squadra che disputa il campionato di 1^ Lega. La rubrica sarà curata da Davide Perego e Riccardo Vassalli che si sono occupati anche della stesura delle statistiche relative alle prime 14 partite di campionato. Tredicesima puntata dedicata al centrocampista Axel De Biasi.
A vederlo dalla tribuna ci si fa un po’ l’idea che abbia in volto la maschera triste che ha reso immortale Buster Keaton ? Se così non fosse pazienza, resta una bella impressione: perchè in fondo non ci sarebbe nulla di male. Axel De Biasi resta calcisticamente un piccolo genio che possiede quella giocata capace di farti stropicciare gli occhi così come di farti vincere quella partita nella quale serve il colpo da maestro.
Peccato però che la continuità sia il suo problema più evidente oltre a non avere mai impressionato sul serio per tutti i 90′ di una partita. Continuità fa rima anche con felicità, ma quest’ultima non necessariamente può essere manifestata da un sorriso. Il 2017 sarà un passaggio fondamentale per la carriera di questo ragazzo del ’96 che rischia di perdere il treno con quelle categorie superiori che meriterebbe per talento, ma per le quali non è stato giudicato pronto da chi lo ha cresciuto. Per il FC Mendrisio il suo rendimento sarà fondamentale per il raggiungimento dei risultati sperati. E Axel ha tutte le carte in regola per confermare questa impressione.
Il voto da zero a dieci della prima parte di campionato di Axel De Biasi è 6+.
Partite giocate: 13
Minuti: 928
Convocazioni: 13
Reti:0
Ammonizioni: 4
Espulsioni:0
Sostituito: 4
Entrato dalla panchina: 3
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