Viaggio tra le nobili decadute, parte 1: FC Nordstern

scritto da Simone Morandi

nordsternApprofittando della sosta dei campionati regionali, fermi per la pausa invernale, Chalcio.com porterà i propri lettori in un “viaggio” alla scoperta di alcune delle “nobili” decadute del calcio Svizzero: parleremo di quelle squadre che durante cento e più anni di storia calcistica, si sono messe in mostra nel campionato di Lega Nazionale A, o nella Coppa Svizzera, per poi sparire nei meandri delle più basse categorie del calcio interregionale e non.

Iniziamo dal FC Nosrdstern, gloriosa società di Basilea che ha dato il meglio di sè negli anni ’20 e ’30 del secolo scorso, riuscendo poi a rimanere ad alti livelli fino ad inizio anni ’80, per poi sparire nel nulla.

La fondazione e i primi vent’anni
La data di “nascita” del club è fissata nel 21 marzo 1901, con l’iscrizione alla ASF che avviene nel 1903, e solo 5 anni dopo la squadra si laurea campione della serie B per il raggruppamento della Svizzera centrale. Nel 1910, la fusione con un’altra società Basilese, l0 YF Basel, porta il FC Nordstern ad assumere i propri definitivi colori sociali, una maglia a strisce rosso – nere. La squadra raggiunge presto la Serie A, che allora si divideva in tre raggruppamenti: Est, Centro ed Ovest.

Foto tratta da facebook

Foto tratta da facebook

Dori Kurschner e l’epoca d’oro
Ma è all’inizio del 1920 che il Nordstern inizia a darsi una struttura più “professionale”, con l’assunzione del primo coach a tempo pieno e l’inaugurazione dello stadio “Rankhof“. A Basilea, sponda Nordstern, sbarca Izidor Kurschner, ex giocatore e allenatore di origine ungherese: con lui, la squadra sale di livello, vincendo per la prima volta il proprio girone, superando sul filo di lana lo Young Boys. All’epoca, per decretare la squadra campione della Svizzera, le vincenti dei tre raggruppamenti si affrontavano in un mini – girone con partite di sola andata. Superato per 1-0 il Servette, il Nordstern si arrese solo allo Zurigo, che con un 3-1 conquistò il titolo. La squadra era molto seguita, con gli spettatori che raggiungevano spesso le 10.000 unità.
Kurschner, la cui carriera meriterebbe un approfondimento a parte, si trasferì poi al Grasshoppers, incrociando due volte il Nordstern nel girone per il titolo: i “nostri” vennero sconfitti 2-0 nel 1927 e 2-1 nel 1928, arrivando quindi ad un passo dalla conquista del titolo.

NordsternGli anni ’30 e la Coppa “maledetta”
Negli anni immediatamente precedenti la seconda guerra mondiale, il Nordstern raggiunse per ben due volte la finale di Coppa Svizzera. Nel 1935, dopo aver eliminato Grasshoppers nei quarti e FC Basilea in semifinale, i rossoneri crollarono clamorosamente in finale, subendo uno storico 10-0 dal Losanna, davanti ad 8.500 spettatori. L’occasione di riscatto arrivò al termine della stagione 1938-39, ancora contro il Losanna, dopo che il Nordstern aveva eliminato Lucerna, Lugano e Bruhl in semifinale. Nella finale disputata a Berna, davanti a 15.000 spettatori, la musica fu ben diversa rispetto alla precedente finale, e il Nordstern diede filo da torcere ai vodesi, che si imposero per 2-0. Come leggiamo nel riassunto della partita sulla “Chronique sportive” del quotidiano “L’impartial”, il Nordstern ha “dominato la partita, sopratutto nella prima mezz’ora e nel secondo tempo“. Il Losanna ha trovato il vantaggio con “un rigore regolare“, secondo il cronista, per poi “raddoppiare migliorando il proprio gioco“.
Alla squadra rossonera rimane il rammarico per non essere mai riuscita a sollevare un trofeo nella sua, seppur gloriosa, storia.

Gli anni ’80 e la fine di una squadra storica.
L’inizio degli anni ’80 è anche l’inizio della fine della storia nei campionati di elite del Nordstern: i debiti contratti dal club si fanno pesanti ma, nonostante tutto, la squadra ha ancora la forza di far parlare di sé, anche grazie ad un altro personaggio “mitico” del chalcio elvetico, il giocatore – allenatore Jugoslavo Zvezan Cebinac. Con lui arriva anche l’ultima promozione in Serie A, nel 1980, insieme al Bellinzona. E’ il canto del cigno: la stagione successiva, i rossoneri retrocedono in Serie B insieme ad un’altra ticinese, il Chiasso. Il debito sale a 1.800.000 franchi, una cifra non più sostenibile, e dopo due stagioni in Serie B, arriva la retrocessione in prima lega, con l’onta di vedersi pignorati gli incassi di alcune partite per il ripianamento del debito. Poi, il lento ma inesorabile declino, fino ad arrivare ai giorni nostri.

fcnordstern.ch

fcnordstern.ch

Il presente e Breel Embolo
Il presente del Nordstern è incentrato sopratutto sul settore giovanile, che ha portato nuovamente alla ribalta la società rossonera grazie al fatto di essere stata la prima squadra di un giovanissimo Breel Embolo. E’ questa l’unica “gioia” recente: la squadra degli Attivi, infatti, naviga mestamente nella 4a lega della Fussballverband Nordwestschweiz, con il girone di andata chiuso al 4° posto con 22 punti; speranze di promozione quasi pari a zero, visto che il primo posto sembra ormai appannaggio dell’inarrivabile FC Bisfelden, primo a punteggio pieno.
Dai tempi in cui gli avversari si chiamavano FC Zurigo e Young
Boys, ne è – putroppo – passata di acqua sotto i ponti..

Il Fussball Club Nordstern 1901 in cifre:
1923 – 27 – 28: Vice campione Svizzero
1935 – 39: Finalista coppa Svizzera
Partecipazioni alla NLA: 35
Giocatori convocati in nazionale: 12
Partite internazionali disputate allo stadio Rankhof: 13

 

5 commenti

Aquilotto
Aquilotto 13 Gennaio 2017 - 12:12

A me i giocatori del Nordstern facevano una paura che non ti dico.
Ero piccolo, prendete l’album Panini del 79, per chi ce l’ha ancora, tutti fotografati a distanza (TROPPO) ravvicinata.
E tutti vecchi, più che giocatori sembravano uscieri, portinai. Come sfondo non c’era nulla, invece di un campo da calcio c’era una carta da parati bianca. Sembravano fototessere di pensionati.
A noi bambini facevano una certa impressione. Come doppioni delle figurine non valevano niente allo scambio, anzi facevamo pure fatica a regalarli. 😀

Davide Perego
Davide Perego 13 Gennaio 2017 - 20:16

non dirmi che hai l’album del ’79 ????????

lorenz
lorenz 14 Gennaio 2017 - 9:02

complimenti !!!!!!

siete i maestri

Aquilotto
Aquilotto 16 Gennaio 2017 - 0:17

Certo, e l’ho pure ricomprato, a distanza di decenni, quando si era troppo rovinato con gli anni, qualche anno fa su un sito da uno svizzero che per fortuna l’ha tenuto abbastanza bene.
Mi avete dato l’occasione per rivedere l’album. Un cimelio. Coi giocatori del Nordstern davvero inguardabili. Vecchi e bruttissimi 😀 😀
Ma il peggiore di tutti resta il portiere del San Gallo, ritratto nell’albume del 79 e in quello dell’80 CON GLI OCCHIALI!!! 😀 O.o Madooooo!!! Roba da anni 30. (Ma li usava anche in partita?)
Però c’è da dire una cosa, negli anni 70 parecchi giocatori a 20anni sembravano 40enni o persino 50enni, anche in Italia.
Avete fatto bene a linkare i precedenti articoli nell’articolo che annunciava la 3°puntata, ancor meglio sarebbe che anche articoli vecchi se nuovamente commentati ricompaiano in homepage, come succede nei gruppi facebook con i post che tornano su, in modo che tutti possano vedere eventuali aggiornamenti e novità sui articoli e interagire con più rapidità.
In gambissima ragazzi 🙂

Davide Perego
Davide Perego 16 Gennaio 2017 - 12:39

ho comprato alcuni album della premier League che in UK si trovano davvero a prezzi modici. Sulla considerazione dell’età hai perfettamente ragione e mi hai fatto venire in mente un giochino. Ci sono alcuni che sembrano sessantenni e hanno 22 anni…….sul serio…..

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