Super League, Ignacio Aliseda riprende Hayao Kawabe: il Lugano conquista un punto che avrebbe meritato di triplicare

scritto da Claudio Paronitti

Il primo anticipo del sabato della 18a giornata di Credit Suisse Super League, assolto sotto le volte dello Stadio di Cornaredo, si chiude con l’ennesima divisione della posta in palio al Sud delle Alpi tra Lugano e Grasshopper (la quinta consecutiva). Al vcantaggio di Hayao Kawabe in chiusura di prima parte risponde Ignacio Aliseda all’88’

La novità principale della sfida, il cui inizio è stato preceduto dal minuto di raccoglimento per onorare la memoria di Elia Alessandrini, tragicamente scomparso poco più di un mese or sono durante una vacanza, è il retro della maglia del rientrante Milton Valenzuela, che si è affidato a un numero più alto per essere riconosciuto, il 23 invece del 17. Ciò che non sorprende delle battute d’avvio è l’attesa delle Cavallette, le quali lasciano come di consueto la manovra tra i piedi degli avversari per poi provare a colpire in velocità. Le difficoltà nell’affrontare le squadre guidate dalla volpe chiamata Giorgio Contini sono evidenti e la conferma giunge al dodicesimo, quando Kreshnik Hajrizi interviene duramente su Hayao Kawabe, meritandosi un cartellino giallo «posticipato». Sei giri d’orologio più tardi, i padroni di casa sono costretti a operare la prima sostituzione, con Jhon Espinoza che prende il posto di Allan Arigoni, che lascia il terreno toccandosi la clavicola sinistra (infortunata in un scontro di gioco negli istanti iniziali del match). In questo primo quarto di gara, com’era d’altronde lecito attendersi, le opportunità per aprire lo score latitano assai. E questo soprattutto per merito della compattezza delle due retroguardie.

Le pesanti assenze su sponda bianconera – Lukas Mai e Albian Hajdari in particolare -, unite alla prematura uscita dell’ex di turno Arigoni, rendono estremamente complicata la proiezione offensiva, che risulta troppo macchinosa e priva di reali inventive. Gli zurighesi, invece, confermano la loro indole e a seguito di un calcio di punizione centrale concesso ingenuamente da Valenzuela, pure ammonito nell’occasione, si ritrovano la palla per aprire le marcature e la sfruttano con Kawabe, ottimamente servito da Noah Loosli sul filo del fuorigioco. All’interno di una frazione in cui nessuna delle due contendenti non offrono granché e dove è il freddo a farla da padrone, serviva un momento creato dal nulla per ravvivare una sfida dai ritmi blandi e abbastanza sonnolenti.

Al rientro dagli spogliatoi, i fumogeni fatti partire dalla curva confederata illuminano la zona sud dell’impianto. I ticinesi, che danno le spalle ai sostenitori biancoblù, cercano da subito di mettere in ambasce gli avversari. Alla prima azione offensiva, Renato Steffen crossa di destro nel miglior modo possibile. La palla non è intercettata dal neo-entrato Ignacio Aliseda, il quale non comprende le intenzioni del compagno. Sul fronte opposto, lo stesso nazionale rossocrociato regala letteralmente la sfera ad Amir Abrashi, che viene bloccato da Fabio Daprelà. Sulla respinta Filipe de Carvalho calcia direttamente addosso a un presente Sebastian Osigwe. La partita non è affatto cattiva. Eppure all’ora di gioco gli elementi puniti con una sanzione minore sono già cinque.

Il possesso palla è costantemente tra i piedi dei giocatori di casa, che provano in tutti i modi di scalfire una difesa che lascia pochi spazi, ma che va in affanno ogni qualvolta è presa in velocità. Poi, all’improvviso e a un quarto d’ora dal termine, gli zurighesi rischiano di raddoppiare con Renat Dadashov, il cui tentativo a botta sicura è deviato provvidenzialmente all’ultimo momento. I cambi offensivi proposti dal «Crus» portano Ousmane Doumbia a inventarsi centrale al fianco di Daprelà. Si fa, insomma, di necessità virtù. La mossa paga perché all’ottantottesimo Aliseda combina con Žan Celar e fa secco André Moreira con un diagonale mancino. È il più che meritato pareggio per la truppa di casa, che ora crede nel ribaltamento del punteggio. Che non giunge anche dopo i cinque minuti di recupero concessi da Fedayi San, il quale decreta l’ennesimo pareggio (il quinto filato) tra le due formazioni nel Canton Ticino.

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Credit Suisse Super League 2022-2023, 18a giornata – Stadio di Cornaredo, Lugano – 2’841 spettatori

FC Lugano vs Grasshopper Club Zürich 1-1 (0-1)

Reti – 42′ Hayao Kawabe 0-1, 88′ Ignacio Aliseda 1-1.

Ammoniti – 12′ Kreshnik Hajrizi, 16′ Mohamed El Amine Amoura, 21′ Amir Abrashi, 41′ Milton Valenzuela, 58′ Dominik Schmid.

Espulsi – nessuno.

FC Lugano (4-3-3): Sebastian Osigwe – Allan Arigoni (18′ Jhon Espinoza), Kreshnik Hajrizi (76′ Mohamed Belhadj), Fabio Daprelà, Milton Valenzuela – Jonathan Sabbatini, Ousmane Doumbia, Mattia Bottani (76′ Boris Babić) – Mohamed El Amine Amoura (46′ Ignacio Aliseda), Renato Steffen (83′ Roman Macek), Žan Celar. Allenatore: Mattia Croci-Torti.

Grasshopper Club Zürich (4-3-3): André Moreira – Teruki Hara (75′ Eliseu Nadjack), Noah Loosli, Ayumu Seko, Dominik Schmid – Tsiy Ndenge, Amir Abrashi (67′ Christián Herc), Hayao Kawabe – Bendegúz Bolla (67′ Petar Pušić), Filipe de Carvalho (81′ Giotto Morandi), Renat Dadashov (75′ Sang-Bin Jeong). Allenatore: Giorgio Contini.

Arbitro – Fedayi San /// Assistente 1 – Jonas Erni /// Assistente 2 – Leroy Hartmann /// Quarto ufficiale – Marijan Drmić /// VAR – Lionel Tschudi /// AVAR – Alessandro Dudić.

Note – FC Lugano privo di Albian Hajdari, Hicham Mahou, Lukas Mai, Johan Nkama e Amir Saipi (infortunati); Grasshopper Club Zürich senza Li Lei, Georg Margreitter, Francis Momoh e Guilherme Schettine (infortunati).

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