Seconda Lega: separazione, mister Fabbri via dal Basso Ceresio. Intervista all’allenatore

scritto da Roberto Colombo

basso ceresio generica 2023 18

Mister Maurizio Fabbri non allenerà più il Basso Ceresio, abbiamo provato a capire con lui cosa sia successo, ma anche approfittato della sua disponibilità per parlare di Seconda lega, arbitri e futuro

MELANO – Separazione. Le strade di mister Maurizio Fabbri (che abbiamo intervistato) ed il Basso Ceresio non correranno più insieme. L’esperto allenatore non guiderà i giallorossi nella seconda parte della stagione. Il Basso Ceresio, la scorsa estate, dopo l’esaltante promozione dalla Terza alla Seconda lega, aveva già fatto registrare i primi scricchiolii con – ad esempio – le mancate conferme dei suoi due attaccanti più prolifici (Sebastiano Livi e Federico Scacchi), il passo indietro di Lorenzo Padula che non aveva voluto continuare ad allenare la squadra, la chiamata di mister Mauro Giussani che, prima aveva accettato l’incarico e dopo nemmeno un mese aveva rinunciato alla panchina giallorossa, ed infine a fine luglio la chiamata di mister Fabbri che, nonostante alcune sue perplessità (tempo ridotto per programmare la stagione con davanti il solo mese di agosto solitamente “influenzato” dalla vacanze) aveva alla fine acconsentito a guidare la squadra, fino all’epilogo di ieri pomeriggio: la separazione.

CHALCIO – Ciao mister, quindi è vero, non sei più l’allenatore del Basso Ceresio. Cos’è successo?

Maurizio Fabbri: «Sì è vero, confermo, ma preferisco non commentare. È successo ieri, il presidente mi ha chiamato nel primo pomeriggio e mi ha comunicato la decisione presa dalla società. Confesso che c’è un po’ di amarezza. Nonostante le tante difficoltà organizzative, con la squadra e i ragazzi mi sono sempre trovato bene. E avevo già intavolato personalmente alcuni colloqui con tre/quattro giocatori nuovi che sarebbero potuti arrivare questo inverno per darci una mano. Pazienza. È andata così. Forse è meglio».

CHALCIO – Comprendo la delusione mister, ma mi interessa la tua opinione proprio per la tua esperienza: credi che questo Basso Ceresio possa stare in questa categoria?

Maurizio Fabbri: «Credo che per la salvezza manchi ancora qualcosa. Giocatori che abbiano già fatto questa categoria, qualche rinforzo sarebbe necessario. Non tanta roba. Un giocatore per reparto. Io sono contento di tutti i ragazzi che ho avuto il grande piacere di allenare. Hanno grande senso di appartenenza, sono un gruppo molto unito, credono fermamente in quello che fanno e nell’obiettivo che ci eravamo prefissati di raggiungere, la salvezza».

CHALCIO – Cambiando discorso. Sei stato tra i primi ad esprimere un giudizio netto sul “caso” Ravecchia. Al di là di torti e ragioni che non possiamo sapere, forse in questa vicenda a fare una brutta figura è stato (in generale) il calcio regionale, soprattutto perché l’esempio dovrebbe arrivare dalla sua massima serie, la Seconda lega? 

Maurizio Fabbri: «Assolutamente sì, hai ragione. Ma permettimi di dire che la brutta figura l’ha fatta anche chi dovrebbe garantire la regolarità dei campionati, ovvero la Federazione. Hanno gestito male la situazione, sempre nella solita modalità che è quella di dire: “Abbiamo le mani legate”. Allora cosa sono lì a fare? Dopo il primo forfait non si poteva, per esempio, congelare le restanti tre partite che avrebbe dovuto giocare per poi recuperarle nella seconda parte della stagione? In questo modo si sarebbe visto se lo stesso Ravecchia, durante la pausa invernale, avrebbe deciso di continuare il campionato oppure ritirare la squadra. In quest’ultimo caso tutte le sue partite (anche quelle già giocate) sarebbero state annullate. Questo, credo, avrebbe garantito la regolarità del campionato. Invece, quello che è stato fatto, ovvero i due forfait, il nostro 5-0, il 13-0 dell’Arbedo il campionato può essere regolare? Rispondo io: no. Non è regolare».

CHALCIO – Altro argomento spinoso di cui spesso si parla sono gli arbitri. Però, sarai d’accordo con me che il ruolo più difficile in campo è proprio quello dell’arbitro, sbaglio? 

Maurizio Fabbri: «Non sbagli. Aggiungo che secondo me sono anche troppo criticati per quello che in realtà fanno. Forse non hanno delle vere e proprie punte di diamante, ma non nemmeno così male. Nelle tredici partite giocate in questa andata con il Basso Ceresio non ricordo un episodio clamoroso, a nostro favore o contro, che abbia determinato un risultato. Io non riuscirei a fare l’arbitro. Bisogna ricordarsi che l’errore fa parte del gioco. Può capitare. Quando l’arbitro fischia non si torna indietro, non cambierà mai la sua decisione, quindi è inutile stare lì a perdere tempo. Io ai miei ragazzi ricordo sempre che, dopo che l’arbitro ha fischiato, bisogna preoccuparsi solo di tre cose: palla, avversario e sviluppo dell’azione. Il resto è tutto inutile»

CHALCIO – Mister chiudiamo ancora con il Basso Ceresio, ma in modo positivo. Dimmi un giocatore da seguire e perché? 

Maurizio Fabbri: «Faccio volentieri due nomi, due giovani: Michael Cherubin (centrocampista centrale) e Santiago Hofmann (esterno alto mancino). Cherubin è un ragazzo che ha la mentalità da vero giocatore, si allena sempre al 100%, da sempre il massimo anche se chiamato in causa pochi minuti o a partita in corso, arriva sempre cinque minuti prima, è sempre presente, insomma ha l’attitudine giusta per emergere in questo sport. Hofmann invece ha grandi colpi, è un giocatore su cui bisogna lavorare, che deve ancora maturare ed essere aiutato nella crescita, ma credo che in futuro sentiremo parlare di lui».


LA CLASSIFICA (SECONDA LEGA)

Malcantone 28 pt (13), Morbio 25 (13), Melide 24 (13), Castello 24 (13), Balerna 23 (13), Vedeggio 19 (12), Vallemaggia 19 (13), Arbedo 18 (12), Novazzano 17 (13), Sementina 15 (13), Ravecchia 14 (13), Tenero Contra 11 (13), Basso Ceresio 10 (13), Cadenazzo 4 (13). *Tra parentesi le partite disputate


SECONDA LEGA – REGOLAMENTO: PROMOZIONI / RETROCESSIONI

CASO 1 Nessuna squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione diretta in Seconda interregionale della squadra vincente del campionato.
  • Due retrocessioni in Terza lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata.

CASO 2 Una squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione diretta in Seconda interregionale della squadra vincente del campionato.
  • Due retrocessioni in Terza lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata.

CASO 3 Due squadre ticinesi retrocesse dalla Seconda interregionale:

  • Promozione diretta in Seconda interregionale della squadra vincente del campionato.
  • Tre retrocessioni in Terza lega: dodicesima (terzultima), tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata.

 

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