Seconda Lega: Morbio, mister Minelli “Non c’è un problema arbitri. La situazione Ravecchia disturba”

scritto da Roberto Colombo
morbio minelli alessandro all 2023 04

Mister Alessandro Minelli (Morbio)

L’allenatore del Morbio Alessandro Minelli: «Quest’anno, non essendoci un Locarno, abbiamo il dovere di pensare che ogni partita possa essere vinta. Non c’è un problema arbitri, ma la penso come Copelli: serve uniformità e disponibilità. La prima cosa è essere leali, al Morbio questa lealtà c’è. Bene i gol da più giocatori, male che ne sbagliamo ancora troppi. Non mi interessa indagare il “caso Ravecchia”, dico solo che vederlo da fuori è qualcosa che, da un punto di vista sportivo, disturba»

MORBIO INFERIORE – Intervista a Alessandro Minelli, allenatore del Molrbio (25 punti) che ha terminato il girone di andata del campionato di Seconda lega in seconda posizione, ad appena tre lunghezze dalla capolista Malcantone (28), e con un punto di vantaggio sulla coppia formata da Melide (24) e Castello (24).

CHALCIO – Ciao mister, partiamo dalla fine, dall’ultima giornata del girone di andata: vittoria 2-0 nello scontro diretto contro i vostri diretti avversari del Malcantone. Ero a vedervi, avete fatto un gran partita: gara irripetibile? 

Alessandro Minelli: «È vero è stata una bella partita, merito però anche del Malcantone che è una signora squadra. Non dico che sia più facile giocare contro certi avversari, però se anche il tuo avversario è di valore le cose in generale riescono meglio. Noi siamo riusciti ad esprimerci come volevamo, secondo quei principi che proviamo e sui quali lavoriamo in settimana. Siamo consapevoli che per primeggiare bisognerebbe sempre giocare così, e siamo anche consapevoli che quest’anno non sempre ci siamo riusciti, anche per meriti dei nostri avversari (non dobbiamo dimenticarlo). Quest’anno però, e finisco, non avendo nel girone una squadra come lo era l’anno scorso il Locarno, non ci sono alibi, ogni partita può essere vinta».

CHALCIO – Prendendo ancora spunto dalla partita contro il Malcantone (siete rimasti in dieci per doppia ammonizione, due gialli in sei minuti, quando eravate sul 2-0) vorrei chiedere anche a te un commento sul tema: “arbitri”. Un weekend sì e l’altro anche sembra che siano sempre loro i peggiori in campo. C’è un problema arbitri?

Alessandro Minelli: «Assolutamente no, non c’è un problema arbitri. Sono però d’accordo con quanto detto dal collega del Malcantone Omar Copelli in una vostra intervista di pochi giorni fa: ci vorrebbe più disponibilità e uniformità. Così come credo anche, che le critiche agli arbitri facciano parte del gioco: gli allenatori vengono criticati nelle loro scelte, i giocatori vengono criticati quando sbagliano, gli arbitri vengono criticati quando si crede sia stato fatto un errore. Bisogna contestualizzare la cosa e saperla gestire. Magari durante la partita un po’ si esagera nelle proteste, è sbagliato, ma fa anche parte del momento. Poi tutto deve finire. Aggiungo che noi come Morbio ci siamo ripromessi “basta”: basta criticare, meglio concentrarci solo su noi stessi. Poi capiterà ancora di sbagliare, ma siamo qui per migliorare. Nel caso della partita contro il Malcantone prendere due ammonizioni così ravvicinate è stato un errore. Per fare un ulteriore salto di qualità sappiamo che dobbiamo migliorare anche su questo, ma ci tengo a dire, che proprio su questo aspetto i ragazzi sono già migliorarti tanto».

CHALCIO – Mister devo farti i complimenti. Noi non ci conosciamo benissimo, ma di te, ogni volta che ci vediamo sui campi, mi colpisce sempre la disponibilità e la serenità: questo può essere un segreto per ottenere buoni risultati anche nel calcio? E ancora, quando devi fare una scelta difficile, magari escludere dall’undici di partenza un giocatore, come fai? 

Alessandro Minelli: «Ma guarda, sulla prima parte della domanda, posso solo dire che io sono fatto così. Ho sangue latino, c’è apertura verso il prossimo, do disponibilità e gentilezza quando gli altri fanno lo stesso. Ma se mi fai arrabbiare, mi arrabbio davvero. Sulla seconda parte della domanda, credo che il segreto sia la coerenza. Bisogna essere leali e coerenti nelle scelte che si fanno. Riguardo all’esempio concreto che hai fatto, dipende un po’ dalle situazioni, bisogna saper valutare quando è meglio parlare quattrocchi con un giocatore oppure se il messaggio deve essere rivolto all’intero gruppo. Torno però a ripetere, la cosa importante è essere leali. E, vorrei aggiungere, sono proprio contento e fortunato di essere arrivato qui al Morbio dove ho trovato non solo un gruppo di giocatori, ma di uomini, persone per bene, che si sono sempre comportate con me in modo leale, e questo è molto gratificante».

CHALCIO – Torniamo al campo: 22 gol segnati non sono tantissimi, siete l’8° attacco del campionato. Quanto è pesata l’assenza di Lucas Inguimbert? Arriverà un attaccante questo inverno?

Alessandro Minelli: «Le statistiche sono queste e non si possono discutere. Sono numeri. Però a differenza della passata stagione mi ha fatto piacere vedere che i gol sono meglio distribuiti: l’anno scorso se non segnava Lucas (Inguimbert, ndr) la squadra faceva fatica a finalizzare, quest’anno invece stanno segnando di più anche i centrocampisti, e questo è un bene. L’aspetto negativo, invece, è che continuiamo a sbagliare tanto sotto porta. Questa cosa va migliorata. Di “mercato” non abbiamo ancora parlato. Nei prossimi giorni faremo i colloqui con i ragazzi, poi faremo le nostre valutazioni. Ma, in linea di massima, non abbiamo intenzione di prendere un “bomber”».

CHALCIO – Caso Ravecchia. Il Castello poteva esservi due punti avanti, ed il Melide tre punti dietro: dipende da come la si legge?

Alessandro Minelli: «Faccio fatica e non voglio esprimere alcun giudizio. Dico solo che, vista da fuori, questa vicenda sportivamente mi disturba. È una situazione anomala. Non mi interessano e non voglio indagare i motivi. So che noi, quando siamo andati da loro, abbiamo sudato le classiche sette camicie per i tre punti. Altri no. Ma non è una critica, è una cosa che, come detto prima, semplicemente disturba. Niente di più e niente di meno. Disturba in senso sportivo, si intuisce che ci sia qualcosa che non funziona. Non doveva essere così».

CHALCIO – Credi che questo Morbio sia pronto per una Seconda interregionale?

Alessandro Minelli: «Se parliamo solo della squadra, posso solo rispondere che lo dirai il campo. Durante questa pausa i ragazzi avranno del lavoro da svolgere singolarmente a intensità minore, poi dal 15 gennaio ci rimetteremo sotto tutti insieme. Slogan o promesse non hanno mai portato a nulla. Vedremo il girone di ritorno: se nell’ultimo mese saremo ancora lì, e faremo di tutto per esserci, allora ci proveremo. Se invece non parliamo solo della squadra ma più in generale, credo che la società sia ben organizzata, che le persone ci siano, che siano all’altezza di un eventuale Seconda interregionale, lo è il Morbio così come credo lo siano anche altre società nostre concorrenti».


LA CLASSIFICA (SECONDA LEGA)

Malcantone 28 pt (13), Morbio 25 (13), Melide 24 (13), Castello 24 (13), Balerna 23 (13), Vedeggio 19 (12), Vallemaggia 19 (13), Arbedo 18 (12), Novazzano 17 (13), Sementina 15 (13), Ravecchia 14 (13), Tenero Contra 11 (13), Basso Ceresio 10 (13), Cadenazzo 4 (13). *Tra parentesi le partite disputate


SECONDA LEGA – REGOLAMENTO: PROMOZIONI / RETROCESSIONI

CASO 1 Nessuna squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione diretta in Seconda interregionale della squadra vincente del campionato.
  • Due retrocessioni in Terza lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata.

CASO 2 Una squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione diretta in Seconda interregionale della squadra vincente del campionato.
  • Due retrocessioni in Terza lega: tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata.

CASO 3 Due squadre ticinesi retrocesse dalla Seconda interregionale:

  • Promozione diretta in Seconda interregionale della squadra vincente del campionato.
  • Tre retrocessioni in Terza lega: dodicesima (terzultima), tredicesima (penultima) e quattordicesima (ultima) squadra classificata.

 

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