FC Lugano, il post-Young Boys con Mattia Croci-Torti: «Stasera volevamo “spaventarli” un po’, la missione è stata compiuta»

scritto da Claudio Paronitti
Mattia Croci-Torti

Mattia Croci-Torti

La partita che ha mandato in archivio la stagione casalinga del Lugano, e di riflesso anche la Tribuna Monte Brè (che verrà smantellata nei prossimi giorni), si è chiusa con il risultato di 2:0 (0:0) al cospetto dei campioni nazionali dello Young Boys

Qualche istante dopo il triplice fischio finale del friborghese Luca Cibelli, il condottiero della prima squadra bianconera Mattia Croci-Torti incontra come di consueto i rappresentanti dei media presenti allo Stadio di Cornaredo per analizzare ciò che si è vissuto nei novanta minuti precedenti. Ecco, di seguito, le dichiarazioni rilasciate dal «Crus» nel dopo-partita.

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«L’importante è che oggi si vedeva la motivazione della squadra. Sapevamo che non potevamo accontentarci del quarto posto. Siamo altresì coscienti che fra dieci giorni sarà una partita diversa rispetto a quella odierna. Volevamo “spaventarli” un po’, ce l’abbiamo fatta.

I risultati di questa sera fanno in modo che andremo a Zurigo per fare bella figura. Poi vediamo cosa fanno gli avversari, perché sappiamo che non dipende da noi. L’obiettivo della società, ossia entrare in Europa, è stato centrato. Poi, vedremo cosa accadrà il Lunedì di Pentecoste.

Žan Celar? Ha svolto un buon lavoro per la squadra. Non sono così preoccupato, poiché ha lavorato tanto per la squadra. Quando si ha una rosa come la nostra, si deve pensare anche a chi lo può sostituire.

Io penso che è dalla prima partita di campionato che lo Young Boys affronta le partite alla stessa maniera. Ho cercato a proporre le cose migliori per i novanta minuti di questa sera. E non in previsione della finale di Coppa, che prepareremo a partire dal prossimo mercoledì. Al momento, i pensieri erano esclusivi al match con i gialloneri. Dobbiamo essere pronti ad addattarci al loro modo di scendere in campo.

Io sono legato da molti ricordi con la Tribuna Monte Brè e, lo rammenterò sempre, il sostegno della gente ci ha sempre dato tanta forza. Nell’ultimo saluto ci sono state tante emozioni».

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