FC Lugano, il post-Lucerna con Jonathan Sabbatini: «Un buon pari che deve essere da stimolo per il prossimo duello»

scritto da Redazione

Il ventesimo impegno del Lugano nella stagione agonistica 2022-2023 si è concluso con il risultato di 1:1 e la conseguente divisione della posta in palio con il Lucerna

Mentre il pubblico presente alla sfida del primo pomeriggio (3’026 i presenti annunciati dallo speaker dello Stadio di Cornaredo) sfollava verso le uscite dell’impianto ticinese, i protagonisti delle due compagini rientravano negli spogliatoi. Uno di essi si è concesso a bordo campo a taccuini e microfoni dei media presenti per analizzare il duello appena terminato. Ecco, di seguito, le sensazioni «a caldo» fornite dal #14 bianconero Jonathan Sabbatini.

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«Il primo tempo è stato “così così”. Affrontare il Lucerna non è mai semplice, perché loro mettono la partita sul piano della fisicità. È il loro gioco, al di là delle ottime individualità presenti in rosa. C’è stato però un momento nella frazione iniziale dove abbiamo cercato di proporre quel che si è preparato in settimana. Nella ripresa, ciò è funzionato meglio e tutto sommato penso che sia un punto che va bene a entrambe.

Loro hanno iniziato difendendo molto bene e noi abbiamo faticato a trovare le contromisure. Secondo me, era giusto attenderli un pochino di più, per poi provare a ripartire soprattutto con i subentranti. Sia io che Ignacio Aliseda abbiamo avuto delle buone possibilità per segnare. Peccato non averle sfruttate. È un pareggio da ritenere positivo, perché ci darà una mano in vista del prossimo importante impegno a Berna con lo Young Boys.

Nelle ultime tre partite, alla squadra è forse mancata la dinamica e l’alchimia delle precedenti uscite. Se questi aspetti vengono a mancare, bisogna dare del tempo ai ragazzi di inserirsi. Per questo, il mister sta provando altre cose, come utilizzarmi in qualità di seconda punta. Io metto l’anima e mi sacrifico sempre. Sotto l’aspetto del gioco, anch’io ho sofferto parecchio, toccando pochi palloni. Le mie caratteristiche sono migliori nel gioco di ripartenza e ho incontrato qualche difficoltà. Poi, quando mi sono abbassato ho iniziato a giocare un po’ meglio. Però, io non ho problemi a svolgere ogni ruolo che mi viene assegnato.

Lukas Mai? Ovviamente, manca. Ma lo stesso si può dire per altri elementi con qualità diverse, come Mohamed Belhadj, che è un ragazzo di enorme quantità. Il discorso può essere rivolto anche a Milton Valenzuela che ha affrontato la gara da terzino destro quando il suo piede prediletto è il mancino. Tutti cercano di fare il meglio. Stiamo provando per far sì che si migliori partita dopo partita.

Renato Steffen? Tutti i giocatori vivono dei momenti migliori e altri meno all’interno di un campionato. Noi dobbiamo rimanere positivi come abbiamo sempre fatto. L’ambiente deve rimanere sereno e ora, con la partenza di Reto Ziegler (verso Sion, ndr), Reto è diventato il giocatore con maggior esperienza. Per noi, è un compagno di squadra fondamentale. Tutti insieme dobbiamo però fare di più, soprattutto dal punto di vista del gioco, perché sono certo che se si gioca bene i risultati arrivano.

Lo Young Boys? Credo sia sbagliato asserire che “non abbiamo nulla da perdere”. Ovvimente, abbiamo qualcosa da perdere, in quanto vogliamo arrivare il più in alto possibile. Dobbiamo essere realisti nel dire che loro sono la squadra da battere. Anche in passato, con aspettative diverse, siamo riusciti a superarli quando nessuno [degli osservatori] pensava fosse fattibile. Se utilizziamo le nostre qualità, mantenendo sempre i piedi per terra e non sottovalutando mai l’avversario, possiamo fare male.

Gli obiettivi [europei] della società? Essi cambiano con il passare delle giornate. Per noi, non v’è alcun tipo di pressione. Sappiamo che il nostro è un campionato molto equilibrato. Vinci un paio di partite e sali rapidamente, ne perdi due e scendi in basso. L’esempio più lampante lo stanno dando lo Zurigo e il Winterthur. La pressione che c’è è positiva e questa ce la creiamo anche noi, nel senso che vogliamo arrivare il più in alto possibile. Faremo del nostro meglio per fare in modo che il Lugano raggiunga qualcosa di importante».

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