Europa League, una ripresa tutta all’attacco e lo Zurigo torna in gioco in un battibaleno per la fase a eliminazione diretta

scritto da Claudio Paronitti

La 5a giornata del Gruppo A di UEFA Europa League non ha ancora ufficialmente sancito l’addio dello Zurigo dalla seconda competizione continentale per importanza. Impegnati al Letzigrund, i tigurini hanno ribaltato i norvegesi del Bodø/Glimt grazie a un secondo tempo tutto all’attacco. Con tre punti ottenuti sinora, i biancoblù si trovano ora a una lunghezza dagli avversari odierni. Tutto è rimandato alla prossima settimana, quando solamente il terzo classificato accederà ai sedicesimi di finale di UEFA Europa Conference League

I primi quarantacinque giri d’orologio del duello sulle sponde della Limmat sono risultati equilibrati e nel contempo parecchio soporiferi. L’unica vera opportunità per sbloccare il punteggio giunge negli istanti conclusivi ed è di marca nordica. L’esterno offensivo Amahl Pellegrino riceve un passaggio di Albert Grønbæk, controlla la sfera e supera un incolpevole Yanick Brecher con un tiro potente sotto la traversa. Per il resto, praticamente il nulla più totale, con gli sbadigli che dilagano tra la gente sopraggiunta all’impianto confederato.

Quando il cronometro supera da poco l’ora di gioco, lo speaker annuncia la presenza di 10’168 spettatori. La speranza di conquistare i primi punti continentali dopo quattro kappaò nelle prime quattro uscite si riaccende sin dal rientro dagli spogliatoi, perché gli uomini di Bo Henriksen, pur conoscendo il loro destino, ripartono con più grinta e determinazione. Dopo diversi tentativi dalla distanza, Jonathan Okita riesce a liberarsi all’interno dei sedici metri e fa partire un potente mancino che s’infrange sulla traversa. Sulla respinta, Nikola Boranijaševič non si fa pregare due volte e con un morbido piatto destro nell’angolino basso supera Nikita Haikin, facendo esplodere un intero stadio, che attende il sessantasettesimo per poter finalmente urlare di gioia.

All’ottantaduesimo, Antonio Marchesano vive un primo momento personale di una certa rilevanza, costringendo Haikin alla deviazione sulla traversa. La «goal-line technology» conferma che il pallone non varca la linea, fermandosi esattamente sulla stessa. La vera liberazione è dunque solamente rimandata, perché al novantaquattresimo il fantasista ticinese si fa trovare in posizione assolutamente regolare sul fendente diagonale di Fabian Rohner. In una prima battuta, a causa di un controllo non proprio preciso, l’azione sembra sfumare. Invece, con una girata di classe, il #10 regala un destro nell’angolino basso che porta in cascina il primo successo stagionale nella fase a gironi di UEFA Europa League.

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