1L: Bellinzona e Mendrisio pareggiano un derby vero

scritto da Davide Perego

P1200069BELLINZONA – Nonostante tutto, c’è ancora (tanta) gente capace di appassionarsi ad un derby di 1^ Lega. E qualcuno, ha avuto anche da rimarcare che certe partite nuocciono alla salute di chi non ha abbastanza controllo da saperle reggere: dentro e fuori dal campo. Tutto questo fa però spettacolo e crea interesse. Diversamente – sugli spalti del Comunale – in una serata più autunnale che estiva, non si sarebbero ritrovati (a stima) oltre 1200 spettatori.

Merito delle due società, degli appassionati e di quella parte di stampa (più “indie” che altra) che ha saputo promuovere l’evento lungo tutta la settimana. Bellinzona e Mendrisio – imbattute nel corso della prima parte di stagione – hanno mantenuto le promesse ed hanno regalato tutto quanto necessario per far sentire in debito chi ha pagato il biglietto. Le buone cause trovano (quasi) sempre una giusta ricompensa ed infine – questo pareggio – è quanto di più sincero abbiano meritato i presenti. Un pareggio che però – per come è maturato – può andare giustamente stretto al Mendrisio.

SCHIERAMENTI – Il Mendrisio – fresco di doppio successo e di solitario primo posto in classifica – gioca con il tradizionale e collaudato 4-3-3. Nessuna variante rispetto alla formazione che ha sconfitto il San Gallo con il dubbio Pusterla (febbre durante la settimana) sciolto nelle fasi di riscaldamento per consentire a Roberto Gatti (in carenza di difensori causa gli infortuni di Amicarelli e Garetto) di non andare a toccare un centrocampo altrimenti privato con ogni probabilità di Senkal.

Simone Patelli cambia qualcosa della squadra che al debutto ha sconfitto per 2-0 il Grasshopper. Il 4-4-2 granata di due settimane fa diventa una specie di 4-4-1-1 o 4-5-1 con Bottani a giostrare dietro Magnetti causa infortunio di Elia e scelta di far partire dalla panchina il nuovo arrivato Stojanov. Sempre rispetto alla squadra che ha sconfitto il GC, Maffi prende il posto di Gennari.

SUBITO BRIVIDI – Dopo aver messo sotto le due precedenti avversarie nei primi minuti, il Mendrisio subisce la supremazia dei padroni di casa per una ventina di minuti nel corso dei quali la squadra di Patelli fa molto possesso palla ma la corrida non doma il Mendrisio. Di Alessio Bottani (colpo di testa da buona posizione tra le braccia di Cataldo) l’unica azione conclusa durante la fase di superiorità.

La palla goal più ghiotta arriva però sui piedi di Mazzetti che solo davanti a Capelletti offre all’ex Chiasso la prima opportunità per meritarsi titolo di migliore in campo. Prima del vantaggio granata, una bella parata di Cataldo che in tuffo devia una punizione di Bankovic sporcata da una selva di gambe e resa ancor più insidiosa dall’erba bagnata.

TERRENO DI GIOCO – Come Boris Smiljianic, anche Roberto Gatti ha rilevato – prima e dopo la partita – l’eccessiva lunghezza dell’erba del Comunale. “Per fortuna che la pioggia ha velocizzato la superficie – dirà il Mister del FCM a fine gara – altrimenti avremmo assistito alla partita più lenta del mondo. Da fuori forse non ci si accorge ma questo non era un campo giocabile”. 

P1200049BOTTA E RISPOSTA – Nell’inesorabile naufragio di scelte incomprensibili, il Direttore di gara Sig. Mescher non viene aiutato dai suoi assistenti. La terna commette gravissimi errori, è incerta e si merita i fischi del pubblico di entrambe le fazioni ma anche di quello neutrale. Interpretazione sommaria del regolamento, incapacità di gestire le situazioni con conseguente inadeguata gestione delle fasi calde.

Quando il Bellinzona smette di giocare, Mescher ferma una potenziale azione da uno contro uno fischiando un fallo di protezione palla  in area nei confronti di Sarr e concede un rigore ai granata che andrebbe rivisto nelle immagini considerando che il pubblico stava seguendo la palla dalla parte opposta al presunto fallo di Kabamba su Magnetti.

Dagli undici metri il bomber porta in vantaggio il Bellinzona mettendo a sedere Cataldo. E’ stata questa la risposta concreta dei padroni di casa alla doppia occasionissima ospite che ha permesso a Capelletti di respingere in tuffo prima una conclusione dal limite di Vinatzer (anche oggi immarcabile) e poi la botta da due metri di Azzolin.

P1200054SOLO MENDRISIO – In svantaggio per la prima volta dopo 216′ di campionato, la squadra di Gatti reagisce giocando meglio e nonostante l’inasprirsi della contesa a causa di troppa libertà concessa ad alcuni giocatori (di entrambe le squadre) da parte della terna. Incassato lo svantaggio, il Mendrisio rientra spavaldo nella ripresa e trova subito il pareggio con una punizione straordinaria di Mascazzini che da 25 metri battezza Capelletti.

Dubbi anche in questo caso sulla punizione fischiata al Mendrisio che ai più è parsa inesistente. Già ammonito per proteste nel corso del primo tempo, Mascazzini finisce quì la propria partita per eccesso di felicità che comporta il secondo cartellino giallo. Patelli gioca la carta Stojanov (scelta logica) mentre Gatti toglie uno spento De Biasi per Arnaboldi.

” Dopo i primi venti minuti abbiamo fatto troppo poco. Abbiamo concesso troppi spazi per tutto il secondo tempo, siamo arrivati sempre in ritardo, siamo calati nonostante il vantaggio della superiorità numerica e ci siamo fatti schiacciare”. Simone Patelli non si lascia trasportare dalla gioia per il pareggio ottenuto a tempo scaduto e con sportività ammette di aver sofferto troppo per tutto il secondo tempo. “Anche con l’ingresso di Stojanov (non per colpa sua) non abbiamo mai verticalizzato, niente possesso palla e poche o rare conclusioni”.

A logica conseguenza dell’andamento del gioco il Mendrisio sfiora il 2-1 con Sarr (ancora miracoloso Capelletti sulla conclusione da due passi del velocissimo e tecnico nuovo attaccante del Mendrisio) e poi lo ottiene con pieno merito a sette minuti dalla fine dopo un batti e ribatti in area proprio con lo stesso attaccante, al suo secondo goal in tre partite.

RENATO SERGI – Entrato al minuto 81′ al posto di Forzano, diventa più o meno casualmente l’uomo della provvidenza. L’azione che porterà al pareggio granata è stata descritta in molti modi differenti da giocatori, allenatori e tifosi. Nell’ultimo minuto di recupero, qualcuno lamenta la situazione di due contro uno non sfruttata da Sarr che nella circostanza ha però reclamato la mancata concessione di un calcio d’angolo.

Sul lungo rilancio della difesa locale, qualcuno ( a microfono spento anche un giocatore del Bellinzona) ha visto un chiaro off side e prima del netto fallo che ha portato all’esecuzione finale di un calcio di punizione dai sedici metri, è parsa evidente una spinta da tergo ai danni di Kabamba che aveva tra i piedi il pallone da portarsi a casa quale cimelio di giornata.

La punizione finita sulla barriera ha trovato pronto Sergi che con una conclusione potente ma centrale ha beffato Cataldo e fatto esplodere il Comunale. “Non ho proprio visto partire il tiro ed ho messo le mani all’ultimo istante – dirà poi Cataldo a fine gara – ed è un peccato sia finita così”.

OCCASIONI – Statistiche di partita relativamente alle tentate conclusioni parlano di sette tiri del Bellinzona (sei nello specchio della porta) e di quattordici da parte del Mendrisio che ha centrato lo specchio otto volte. Salvo errori, gli angoli sono stati tre per il Mendrisio e due per il Bellinzona.

P1200051BILANCIO – Come ha sottolineato Roberto Gatti a fine gara, la partita non è stata brutta ma avrebbe potuto essere diversa se vi fossero state condizioni del terreno di gioco e di clima migliori. Il pubblico ha seguito questo derby con grande passione e le tifoserie si sono superate per sostenere le proprie squadre.

Un bello spot per il calcio anche perchè – a margine delle situazioni sfuggite al controllo di un arbitro inadeguato – si sono viste ottime giocate. Il Bellinzona ha forse pagato un eccesso di fiducia dopo aver messo alle corde il Mendrisio nei primi venti minuti. Gli ospiti hanno invece affrontato l’avversario troppo timidamente e specie nella prima parte di gara sono sembrati arrendevoli come a manifestare una presunta inferiorità.

Il pareggio è un risultato che alla fine ci può anche stare anche se le occasioni più limpide sono capitate al Mendrisio che ha segnato due reti regolari contro due molto contestate per l’origine che le ha prodotte. Il campo ha detto però che queste due squadre hanno le carte in regola per giocarsi l’accesso alla fase finale.

Un vantaggio per Patelli è attualmente quello di possedere una rosa più ampia rispetto a quella di Gatti. Quello del Mendrisio è la consapevolezza di un gioco non casuale e di tre prestazioni consecutive di alto livello.

P1200045ARBITRO – Male. Anzi di più. Situazioni grottesche (si pensi solo al calcio d’angolo concesso al Mendrisio con la palla almeno mezzo metro in campo ed in possesso di Vinatzer. Angolo poi non concesso con salto a due e palla spedita addirittura a Cataldo. O si pensi al fallo di Arnaboldi nei confronti di Berera – in protezione vicino alla bandierina del calcio d’angolo – che l’assistente ha prontamente segnalato e che l’arbitro ha invece concesso a favore del Mendrisio) ed incapacità di gestire le (giuste) proteste dei giocatori. Una bocciatura senza appello per tutta la terna che rimanda alle alte sfere la necessità di una migliore selezione. L’evidenza e la sommatoria degli episodi (leggi anche goal annullato a Djuric) hanno dimostrato che non sia stata una semplice giornata storta.

AC Bellinzona – FC Mendrisio 2:2 (1:1)

Reti: 35′ rig. Magnetti 1:0, 51′ Mascazzini 1:1, 83′ Sarr 1:2, 90’+4′ Sergi 2:2.

AC Bellinzona (4-4-1-1):Capelletti; Maffi, Djuric, Tarchini, Berera; Bankovic, Quadri, Forzano (81′ Sergi), Milosevic (56′ Stojanov); Bottani; Magnetti. All. Patelli.

A disposizione: Marcionelli, Gennari, Guidotti, Simunovacki.

FC Mendrisio(4-3-3): Cataldo; Croci-Torti, Kabamba, Pusterla, Azzolin; De Biasi (63′ Arnaboldi), Senkal, Mazzetti; Vinatzer, Sarr, Mascazzini.  All. Gatti.

A disposizione: Opipari, Zara, Bosnjak, Alaimo, Roncoroni.

Note: Comunale – Bellinzona–Spettatori: circa 1200 – Arbitro: Mischer – Bellinzona senza Elia (infortunato). Mendrisio senza Garetto, Amicarelli, Salerni (infortunati). ACB senza Ceolin (infortunato). 85′ Rete annullata a Djuric. 52′ Espulso Mascazzini per doppia ammonizione (proteste ed eccesso di felicità). Ammoniti: 17′ Mascazzini, 35′ Kabamba, 40′ Maffi, 45′ Sarr, 45’+1′ Senkal e Trachini,  65′ Cataldo, 82′ Quadri. Recupero: 6′ + 4′ . Prima della partita Luca Zorzi premia l’ACB per la promozione in 1^ Lega.

Il tabellino sarà aggiornato o corretto successivamente.