MENDRISIO – In fase di preparazione per meglio affrontare sabato prossimo il San Gallo, il Mendrisio sembra aver messo da parte l’euforia per il successo ottenuto ad Eschen ed appare già concentrato sul suo prossimo avversario. Il ritorno in Ticino di Hakan Yakin sarà un motivo ulteriore per non mancare sugli spalti del Comunale. Un passo indietro con il capitano Andrea Cataldo (Foto CHalcio) partendo comunque dalla prestazione offerta sabato scorso allo Sportpark. Una prestazione annunciata in settimana da un ambiente apparso carico al punto giusto per iniziare al meglio.
“In effetti eravamo molto fiduciosi perché consapevoli di aver fatto una buona preparazione. Chiaro che andare a giocare ad inizio agosto ad Eschen non è un vantaggio considerando che loro iniziano la preparazione molto prima di quanto non si faccia in Ticino. Ho visto un Mendrisio con grande volontà di vincere e questo si è tradotto in una buona prestazione. Era importante iniziare bene e sono contento per come sono andate le cose”.
Ho perso il conto delle tue stagioni consecutive a Mendrisio. Come stai affrontando questa nuova occasione ?
“ Te lo dico io: sono otto !. Questo gruppo non è qui per caso. La dirigenza ha fatto un ottimo lavoro in questi due mesi di sosta mantenendo lo zoccolo duro rappresentato dai giocatori chiave e aggiungendo quei pochi elementi in grado di completare l’ossatura di una squadra, migliorandola senza cambiare troppo. Azzolin, Sarr e Senkal sono giocatori mirati ed è per questo che sono molto fiducioso nel dire che potremo giocare un grande campionato”.
Hai anche tu la sensazione che per fare risultato si debba troppo spesso rinunciare al gioco ?
“ Mah…dipende…Credo che una squadra organizzata capace di portare il proprio credo sul campo alla lunga possa ripagare con i risultati. E’ altrettanto vero che spesso si smette di giocare a calcio, si inizia a fare “guerra” con gli schemi che saltano uno dopo l’altro. Questo è un campionato molto difficile nel quale la prima può perdere con l’ultima ma credo che se non hai un’idea di calcio alla lunga vieni penalizzato”.
Ad Eschen si è vista una squadra capace di trasformarsi all’occorrenza e di saper ben adattarsi ai correttivi dettati da situazioni particolari.
“ La verità è che il Mister l’ha preparata nel migliore dei modi. Quello che ci ha spiegato in settimana si è poi tradotto in pratica. Nei primi dieci minuti avrebbe voluto un Mendrisio all’arrembaggio e così è stato nel momento in cui dopo otto minuti di supremazia abbiamo trovato il goal del vantaggio con Vinatzer. Una volta in vantaggio ci è stato chiesto di compattarci facendo valere la nostra capacità di gestire la palla senza difficoltà. Da questa compattezza sono nate quelle ripartenze che vuole il Mister e su una di queste è arrivato il micidiale 0-2 di Sarr. Tanto di cappello quindi a Gatti che l’ha preparata davvero bene”.
Due parole sull’Eschen, squadra sempre ambiziosa alla quale daremo un valore nelle prossime settimane.
“ Preferisco parlare del Mendrisio perché dopo otto anni sono uscito per la prima volta dallo Sportpark con i tre punti. Abbiamo giocato un bel calcio – forse più nel primo che non nel secondo tempo – e questo è quello che conta. E’ comunque vero che da una squadra con un budget molto diverso dal nostro qualcoina in più è giusto aspettarselo. Alla fine oggi di parate difficoltose non ne ho fatte”.
Il campionato – lo hai già detto tu mettendo in guardia che la prima non avrà mai vita facile contro l’ultima – sembra nascere all’insegna dell’equilibrio e senza una chiara favorita.
“ Secondo me sarà un campionato molto più aperto del solito. Il calcio di 1^ Lega è in grado di stupire ogni anno: prendiamo un Gossau che non rientra mai nella rosa delle candidate per la promozione, ma che alla fine è sempre lì con le migliori e capita anche che finisca per giocare le finali. Secondo me Bellinzona, Mendrisio, Grasshopper e ci metto anche il Red Star dovrebbero essere le squadre da vertice”.
