2LI, Taverne, mister Meroni: «La partita era indirizzata sullo 0-0, nessuno aveva però fatto i conti con la super giocata rossonera»

scritto da Claudio Paronitti

Ieri sera, il Taverne si è inchinato di strettissima misura al Gambarogno-Contone, impostosi 1-0 sul rettangolo verde del terreno sintetico del Campo Comunale

Al termine del derby cantonale, valido come recupero della 2ª giornata del Gruppo 4 di Seconda Lega Interregionale, abbiamo ascoltato Damiano Meroni, tecnico dei gialloneri, il quale ci ha fornito la sua consueta visione della sfida. Ecco il suo racconto.

Il primo tempo – «La gestione della prima frazione è stata un po’ più favorevole a noi rispetto al Gambarogno, che probabilmente ha voluto impostare la gara in questo modo. Ci siamo fatti preferire sul piano del palleggio, ma negli ultimi venti metri ci è sicuramente mancato qualcosa. È stata una prima parte indirizzata sullo zero a zero, se non che al 44′ una giocata individuale dell’esterno rossonero, probabilmente l’unica maniera in cui poteva venir sbloccato il duello da ambo le parti, ha deciso i primi quarantacinque minuti».

Il secondo tempo – «Da parte nostra, la ripresa è stata un po’ più confusionaria. Abbiamo richiamato alla calma i ragazzi per provare a ritrovare le stesse geometrie del primo tempo, ma ci siamo fatti prendere dall’ansia del dover recuperare il risultato subito e a tutti i costi, perdendo lucidità».

L’analisi – «Nel complesso, i due portieri, se non in qualche uscita, sono stati veramente poco impegnati sulla linea di porta. La partita era indirizzata sullo zero a zero, ma nessuno aveva fatto i conti con questa super giocata ospite. Prendiamo atto di ciò. Non è tutto da buttare comunque. Di sicuro, però, gli ultimi nostri venti metri di campo devono essere gestiti molto meglio. Attualmente, con le caratteristiche dei giocatori che abbiamo, dobbiamo trovare delle soluzioni alternative rispetto a quanto fatto questa sera. Fra due giorni si torna già in campo e cercheremo di conquistare punti in casa contro l’Hergiswil».

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