GOSSAU – La settima vittoria stagionale ottenuta dal Gossau sabato scorso ha confermato la crescita della squadra di Giuseppe Gambino (Foto archivio CHalcio) che grazie all’inserimento di due nuovi elementi e al ritorno dopo il grave infortunio di un giocatore molto importante ha violato lo Sportpark di Eschen.
Abbiamo avuto l’opportunità di scambiare punti di vista con il tecnico della compagine sangallese, invero meravigliato prima di tutto dalla nostra churisità così come dall’atteggiamento inatteso della squadra di Ofentausek. “ Siamo andati nel Principato – ci spiega Gambino – convinti di essere sulla buona strada ma non prontissimi. Avevo messo in conto che sarebbe stato difficile fare risultato, prima di tutto perché conosco bene l’Eschen e so benissimo che si tratta di una squadra che arriva sempre alle prime partite già al 150% della condizione. In realtà è stato tutto molto semplice proprio perché abbiamo invece affrontato una squadra come fosse svuotata e demotivata. Probabilmente nemmeno loro sanno darsi una spiegazione sul perché dell’ingresso in materia così atipico.”
Intanto, nonostante la brutta impressione lasciata alla fine del 2016, il Gossau si è portato nei quartieri alti della classifica scavalcando proprio l’Eschen e proponendosi quale possibile protagonista anche alla luce dei possibili miglioramenti. “Ma, guarda.. – prosegue Gambino – non mi fiderei molto dei risultati della prima giornata. Questo è un campionato nel quale non esiste una sola partita facile perché tutti possono battere tutti. Molte partite sono condizionate da situazioni di assenze, squalifiche e tante sono conseguenza di episodi che determinate squadre sanno sfruttare meglio di altre. Noi abbiamo la stessa squadra della prima fase con i ritorni di Rick Gelmi e di Yannick Grin che mi hanno permesso di proporre una nuova soluzione difensiva. Poi è arrivato Antonio Mihaylov dallo United Zurigo che per noi è un valore aggiunto.”
