Young Boys: C’è ancora da camminare!

scritto da Flavio Ferraria

Prima il Sion, poi pensare alla Coppa Svizzera

La “Cosa” più importante da fare adesso è stare con i piedi per terra. L’ambiente è caldo al punto giusto e l’entusiasmo sta tornando a Berna. Ma non è stato fatto ancora niente di veramente importante e sarebbe un delitto se qualcuno decidesse di dare tutto per scontato: no lo è. Sabato pomeriggio arriva allo Stade de Suisse il Sion e non sarà per nulla una passeggiata, perché la squadra vallesana sarà chiamata ad un’altra prova d’orgoglio dopo quella di domenica passata contro il Losanna.

Nessuno dovrà montarsi a testa e/o darsi delle arie. La forza di questo gruppo è anche nell’umiltà con cui affronta le partite oltre ad una sopraggiunta consapevolezza di essere diventata veramente forte.

Il maggior merito del primo posto è del comandante e il tecnico austriaco con il suo stile, con il suo “aplomb” guida la nave in maniera impeccabile. Nelle ultime cinque partite: quattro sono state le vittorie e un pareggio con la bellezza di 14 gol fatti e 5 subiti. Hutter ha saputo creare un gruppo, una rosa che rema tutta dalla stessa parte. Studia bene le partite prima di giocarle e manda in campo la sua squadra con precise disposizioni. Tutti sanno quello che devono fare per battere l’avversario.

Da troppi anni lo Young Boys non vince e il ricordo vola all’anno 2010, dove dopo ventidue giornate i bernesi erano sopra di quattro punti dall’ineguitore Basilea e poi sappiamo tutti come andò a finire. Poi martedi c’è la sfida di Coppa Svizzera.

Ha fatto bene il mister austriaco di ripetere che l’impegno più importante sarà quello di sabato ed è stato vietato di pensare allo scontro di martedi sera. Importante è restare con i piedi per terra. Per ora si pensi al Sion.