Terza Lega 1: Semine, il presidente Gentile “Ci salveremo. Gruppo 2 più competitivo. Chiedo alla Federazione…”

scritto da Roberto Colombo
Il comitato del Semine con al centro il presidente Angelo Gentile

Il numero uno del Semine: «Perdere giocatori come Morgantini e Caruso per forza di cose ha provocato dei contraccolpi, i ragazzi che sono arrivati sono di valore, e con il tempo rivedremo anche in loro lo spirito Semine. Mister Ianu eccezionale, chi non lo vive non può capire il professionista che è»

BELLINZONA – Un’estate, quella scorsa, con tanti cambiamenti. La partenza di diversi giocatori importanti. L’esordio in panchina di Cristian Ianu. Un brutto girone di andata (vissuto spesso lontano da casa). Ma anche la voglia di non arrendersi: è il Semine, e del Semine – in questa intervista – abbiamo parlato con il suo presidente Angelo Gentile.

CHALCIO – Ciao Angelo, brutta prima parte di stagione per il Semine: proviamo a capire cosa non è andato per migliorarlo?

Angelo Gentile: «Le cose non sono sicuramente andate come volevamo. Sapevamo sarebbe stato un anno di transizione, perché in estate ci sono state partenze importanti, però nessuno si immaginava così difficile. A parziale discolpa, ma so che serve a poco, dal punto di vista della “fortuna” non ci è proprio girato nulla a favore. Tornando ai motivi probabili delle nostre difficoltà, posso dire che giocatori importanti come Morgantini oppure Caruso, che non mi vergogno ad ammettere erano l’anima della squadra non soltanto in campo, sono state perdite pesanti. È normale che adesso ci voglia un po’ di tempo, a chi è rimasto e ai nuovi arrivati, per ricostruire un certo spirito Semine e quell’attaccamento particolare alla maglia come c’era prima. Detto questo, aggiungo con altrettanta sincerità, che i ragazzi che sono arrivati sono bravi, siamo contenti di loro, però come anticipato certe alchimie si costruiscono pian piano. Ci vuole tempo. Ma noi non ci arrendiamo, non lo abbiamo mai fatto, e ci salveremo. Il calcio è così, lo sappiamo tutti, è fatto a cicli. Questo per noi è il periodo in cui si deve soffrire e stringere i denti, senza arrendersi: dobbiamo ritrovare quell’anima battagliera che ha sempre contraddistinto il Semine in tutti questi anni. E poi sono certo che con qualche vittoria tutto diventerebbe più facile. Arriveranno, le vittorie, ne sono certo. Ci sono poche altre cure efficaci come le vittorie. Vincendo si ritrova spirito e fiducia, le cose diventano più facili e tutto si aggiusta. Il Semine che ho visto nel girone di andata non è stata una squadra allo sbando, al contrario, siamo sempre stati presenti. Soltanto contro il Cademario abbiamo fatto male: un partita difficile anche solo da spiegare, che nel calcio può capitare». 

CHALCIO – Capitolo allenatore: Cristian Ianu, alla sua prima esperienza in panchina non sembra essere decisivo come invece lo era quando giocava…ci saranno cambiamenti?

Angelo Gentile: «Su Cristian non posso dire una parola fuori posto, come uomo è una bravissima persona e come tecnico e giocatore un fuoriclasse, un vero professionista. Avendo giocato ad alti livelli potrebbe avere, per così dire, anche un po’ di puzza sotto il naso: ma lui zero, niente. È un ragazzo umilissimo e super disponibile. Per tutti ha sempre una parola di conforto, è attento alle esigenze di tutti i ragazzi e continua a spronarli, incitandoli a non arrendersi mai. È il primo che mi chiama dopo la partita, tutte le volte, anche quando perdiamo per spiegarmi com’è andata la gara e assumendosi sempre lui le responsabilità di quello che è successo. Per lui, inoltre, questa situazione è uno stimo in più: vuole fortemente la salvezza, ci crede, come ci crediamo tutti noi. Davvero un professionista esemplare. Mai vista una cosa simile. L’unica sfortuna che ha avuto è che non siano arrivati i risultati, ma arriveranno. E poi i ragazzi gli vogliono bene. Lo seguono. Non c’è mai stata una parola fuori posto, un mugugno. Sono tutti dalla sua parte. E anche noi della società siamo tutti con mister Ianu. Pur essendo ultimi in classifica tutti lo seguono, mai vista una cosa così, segno della grande persona che è».

CHALCIO – Due anni fa male i Carassesi, l’anno scorso il Giubiasco (che ha chiuso al 3° posto ma forse aveva altri obiettivi) ed infine quest’anno voi: nelle ultime tre stagioni il gruppo 1 è stato tabu per le squadre del sopraceneri? Solo un caso?

Angelo Gentile: «Potrebbe sembrare strano detto da me che sono ultimo in classifica: ma credo che quest’anno il valore del girone 2 di Terza lega, quello del sopraceneri, sia superiore. Giocare nel gruppo 2 sarebbe stato ancora più difficile perché credo ci siano squadre più competitive rispetto al gruppo 1. Se fossimo stati nel gruppo 2, nella stessa situazione in cui siamo quest’anno, non so se avrei creduto così tanto nella salvezza come invece ci credo ancora oggi. Possiamo farcela. Sia chiaro, anche nel gruppo 1 c’è tanta qualità, però diciamo che a pelle, a livello di competitività credo che nel bellinzonese ci sia di più. Noi oggi in questo girone, con la squadra dell’anno scorso, forse avremmo lottato per la promozione. Non nego però che per una squadra del bellinzonese giocare nel sottoceneri, con tante lunghe trasferte, magari al mercoledì sera, con il traffico infernale che c’è nel luganese che ti fa fare tutto di fretta perché sei sempre in ritardo, sia piuttosto complicato e che alla lunga rischi di pagarlo. Non è facile affrontare un campionato così. Però questo è il calcio. Non ci lamentiamo. Siam qui e non ci arrenderemo». 

CHALCIO – Adesso Angelo cosa succede, vi siete parlati, avete un piano, ci saranno novità in squadra? Cambierete tanto?

Angelo Gentile: «Non ci sarà nessuno stravolgimento in squadra, puntiamo su questo gruppo. Quello di inizio anno. Qualche operazione di mercato l’abbiamo fatta, lo sapete perché l’avete pubblicata (qui l’articolo), è normale che qualche spostamento ci sia stato. Sono arrivati giocatori che crediamo possano aiutare subito la squadra. Crediamo nella salvezza e lotteremo per ottenerla. Domani (lunedì 16 gennaio) inizieremo la preparazione, per arrivare pronti alla ripresa del campionato in cui dovremo partire subito forte, vincendo e facendo punti. In queste situazioni non guardi più la classifica, non guardi se dovrai incontrare la prima o la terzultima, ogni punto è buono. Tra le cose positive c’è che le trasferte più lunghe e difficili le abbiamo già fatte quasi tutte, ce ne saranno altre, certo, ma le partite più pesanti le faremo in casa nostra. Infine, se posso permettermi, sarebbe bello che la Federazione riuscisse a cambiare la formula di questi campionati, che purtroppo in questi anni hanno perso un po’ interesse. Soprattutto nelle ultime partite della stagione. Le partite per chi è già salvo e non può più ambire alla promozione sono totalmente prive di stimoli e certi atteggiamenti possono condizionare chi invece è ancora in bilico. Rivedere i campionati per renderli più avvincenti sarebbe davvero una bella cosa che credo farebbe bene a tutto il calcio regionale ticinese».


LA CLASSIFICA (TERZA LEGA 1)

Basso Ceresio 28 pt (13), Ligornetto 25 (13), Breganzona 25 (13), Cademario 23 (13), Ceresio 23 (13), Monteceneri 22 (13), Coldrerio 22 (13), Comano 21 (13), Vacallo 17 (13), Stabio 12 (13), Insubrica 11 (13), Boglia Cadro 10 (13), Maroggia 9 (13), Semine 8 (13)


TERZA LEGA – REGOLAMENTO: PROMOZIONI / RETROCESSIONI

CASO 1 Nessuna squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Promozione in Seconda lega della squadra vincente dopo spareggio su campo neutro tra le seconde classificate dei due gruppi. Non ci sarà spareggio tra le seconde classificate nel caso in cui la vincente della Seconda lega non ottenga la promozione in Seconda interregionale.
  • Quattro retrocessioni in Quarta lega: ultima e penultima squadra classificata dei due gruppi.

CASO 2 Una squadra ticinese retrocessa dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Quattro retrocessioni in Quarta lega: ultima e penultima squadra classificata dei due gruppi.

CASO 3 Due squadre ticinesi retrocesse dalla Seconda interregionale:

  • Promozione in Seconda lega delle due vincitrici dei due gruppi.
  • Quattro retrocessioni in Quarta lega: ultima e penultima squadra classificata dei due gruppi.

 

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