“Rabbia & Orgoglio”: FC Mendrisio vincente grazie ad un classico delle ricette

scritto da Redazione

Come nei più lustrascarpe film di matrice disneyana, il primo impegno ufficiale del nuovo Mendrisio targato Minelli si è concluso con il lieto fine.

Tenuti sui binari da un Cataldo versione “Superman”, i momò hanno subito la condotta tattica del proprio avversario, hanno lottato con i fantasmi di una gara di orientamento ed infine – con rabbia ed orgoglio – si sono scrollati di dosso timori e paure per piazzare nella più romantica delle zone Cesarini il colpo vincente, non a caso immortalato dalle amatoriali videocamere di tifosi sparsi in diversi angoli del Comunale.

Se il risultato finale della prima partita – come ha saggiamente sottolineato in via ufficiale il tecnico del FC Mendrisio (“se dicessi che abbiamo meritato sarebbe una bugia”)  – ha messo le ali all’entusiasmo di una delle sostanziali favorite in ottica promozione, non si può dire altrettanto per il Taverne.

Chiamata a “non speculare” sul risultato per una buona seconda metà di gara da parte del proprio tecnico, la squadra di Meroni ha sofferto una fragilità “tattica” specie nella parte finale della partita quando le occasioni concesse all’avversario sono fioccate a raffica e solo in parte imputabili alla miglior freschezza atletica dei padroni di casa. In realtà – si passi la considerazione soggettiva – è sembrata più una lacuna di organizzazione che specie dopo l’uscita di Tamagni si è concretizzata vistosamente a suon di opportunità. Un vero peccato per i gialloneri del sempre appassionato Presidente Carlo Burà che nel primo tempo hanno nobilitato il valore della categoria e del calcio a suon di ottime giocate, ma che alla lunga hanno pagato lo spreco ad un prezzo salato.

I margini di miglioramento ipotizzabili, dovrebbero giocoforza consentire alle due squadre di essere realmente protagoniste in questo girone e ad onor del vero l’impressione è stata quella che entrambe siano parecchio più “forti” (anche in considerazione delle rispettive assenze) rispetto a quelle della scorsa singhiozzante stagione. Se proprio si vuole cercare uno spunto per stimolare la discussione, sia il Mendrisio che il Taverne hanno palesato notevoli difficoltà in fase di rifinitura, dimostrata del resto dalla sproporzione statistica tra le opportunità in danger zone e le cinque reti finite a referto.

La partita di sabato, è stata comunque un bel vedere per un pubblico sempre caldo ed appassionato come quello del Comunale che sogna un ritorno in tempi rapidi nella categoria di competenza. L’entusiasmo sembra essere una costante con cui condividere un percorso che deve essere necessariamente accompagnato dai risultati. Sul come ottenerli, il tema può spaziare, ma ci sono le componenti giuste per lavorare con serenità: vale da una parte come dall’altra.

All’analisi spiccia del match – oltre alla doppietta del debuttante Bernasconi e alla perla di Italo (non nuovo a prodezze del genere) – va aggiunto il cambio di marcia dato ai momò dai subentranti Tirelli e Lago Mille che sulle verticalizzazioni del primo (che di fatto hanno sbriciolato il centrocampo giallonero) e sull’abilità del secondo hanno costruito mezzora di ottima fattura.

Nel “romantico” finale di partita, spazio anche per una considerazione sul rientro in campo 856 giorni  dopo il grave infortunio di Tuggen per il giovane difensore Aaron Minelli (Foto): il classe 00 potrà certamente dare un contributo importante alla causa della squadra se pienamente recuperato, come tutti gli appassionati si augurano.

Leggi anche questi...