Power Ranking: Romande protagoniste…

scritto da Flavio Ferraria

Fonte https://www.bluewin.ch

Solito appuntamento settimanale con la power ranking della dodicesima di campionato di Super League.

1.LOSANNA Vincere a San Gallo non è facile neanche per le “grandi”  figuriamoci per i vodesi. Il Losanna di questo ultimo periodo è un rullo compressore. Bravi tutti. Dal presidente, allo staff, ai giocatori.

2.GRASSHOPPER. Zurigo asfaltato. Yakin sugli scudi. Partita tatticamente perfetta e le “cavallette” si piazzano in una posizione in classifica interessante. Europa League nel mirino.

3.BASILEA. Continua la sua striscia positiva, ha ripreso il secondo posto e non molla la presa. Aspetta gli scontri diretti: Zurigo prima e Young Boys dopo. In mezzo la Champions…

4.YOUNG BOYS. Giocare a Lucerna non è facile per nessuno, ma domenica pomeriggio i gialloneri hanno disputato una partita attenta e intelligente. Tre punti d’oro dopo le fatiche ucraine.

5.LUGANO. Ottima conferma dopo la bella impresa di giovedi in Europa. Errori di Da Costa, scemenza di Ruoiller, magia di Mariani. Di fronte un Sion inesistente. Intanto un punto d’oro, ma la verità sarà domenica prossima contro il Lucerna

6.THUN. Si batte, lotta. Non è al St. Jacob che dovrà costruire la salvezza, al momento attuale sembra la squadra più attrezzata dal punto di vista tecnico per arrivare al traguardo della permanenza in Super League.

7.ZURIGO. Il derby non è una partita da perdere e mai in questo modo. Tigurini con idee sbagliate e frammentarie. Quando sbaglia pure Vanins fa notte presto…

8.SAN GALLO. Un vero disastro. Quando si pensava che la partita del Losanna sarebbe servita a dare il vero slancio al campionato sangallese è finita non male di più. Ha preso la partita contro il Losanna alla leggera ed è finita tra i fischi.

9.LUCERNA. Babbel resiste. Giovedi avrà una trasferta in Coppa Svizzera a Echallens, poi sfida diretta a Lugano. Tutta la verità, nient’altro che la verità in sette giorni.

10.SION. Senza una testa, senza una coda. Si è avuta l’impressione che Tramezzani e il suo staff aspettavano solo di essere cacciati. Accontentati. Adesso la patata bollente passa a Gabri …